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Ghiacciaio rischia di crollare sulle case, "è grande come il Duomo di Milano" | A Courmayeur "l'evacuazione era urgente" 

Il sindaco: "Allerta nelle prossime 72 ore". Situato tra i 2.600 e i 2.800 di quota, sta scivolando a valle a causa dello sbalzo delle temperature

L'evacuazione dell'abitato sotto il ghiacciaio di Planpincieux, in Val d'Aosta, era "urgente e improrogabile". Lo ha detto il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, parlando dell'emergenza in val Ferret, dove sono state "evacuate 75 persone, di cui 15 residenti". E spiega: "Lo scenario prospettato in caso di crollo di una porzione del ghiacciaio coinvolge parzialmente l'abitato. La situazione prevede un'estrema allerta nelle prossime 72 ore". 

Grande quanto il Duomo di Milano, con la sua caduta è in grado di fare molti danni Secondo Valerio Segor, dirigente dell'assessorato regionale della Valle d'Aosta delle Opere pubbliche, la massa volumetrica della parte del ghiacciaio che si sta distaccando dalle pareti del Monte Bianco è grande quanto il Duomo di Milano. Lo ha riferito lo stesso esperto in conferenza stampa sottolineando come sia "stata evidenziata una porzione, rispetto al suo contorno, di circa 500mila metri cubi. E' il volume del Duomo di Milano. Un campo da calcio con sopra 80 metri di ghiaccio". "Nella sua caduta è in grado di fare notevoli danni e di fare anche molta strada", come "una valanga in inverno", ha spiegato Segor.

La causa? Lo sbalzo delle temperature degli ultimi giorni A differenza degli altri anni, questa volta il pericolo sembra imminente a causa dello shock termico dovuto allo sbalzo delle temperature degli ultimi giorni che accelera il processo di sfaldamento del ghiacciaio, situato tra i 2.600 e i 2.800 di quota. "Con i nostri sistemi di monitoraggio e con le comparazioni fotografiche - ha infatti evidenziato Segor - abbiamo individuato un settore del ghiacciaio che sta cedendo, con una velocità non eccessiva. Abbiamo fatto un sorvolo quindi giorni fa e uno mercoledì. Si vede molto bene il comportamento anomalo di questa porzione del ghiacciaio, che è molto marcato". "L'allarme - ha detto l'esperto - non è tanto per il movimento, come era accaduto nell'autunno scorso, ma a causa del trend anomalo delle temperature. Uno shock termico caldo-freddo-caldo che, secondo i nostri consulenti di Zurigo, fragilizza quella parte del ghiacciaio con il rischio di crollo immediato. L'acqua che scorre sotto infatti può fare da 'scivolo'. E' la situazione più pericolosa e più predisponente al crollo". 

Courmayeur, scatta la paura per il ghiacciaio che si sta staccando

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C'è un rischio di crollo istantaneo Anche il glaciologo di Fondazione montagna sicura, Fabrizio Troilo, ha confermato che c'è un "rischio di crollo istantaneo" della porzione di circa 510mila metri cubi del ghiacciaio.. La situazione rispetto all'autunno scorso è diversa, in quanto ora c'è "un corpo enorme di ghiaccio appoggiato alla roccia, completamente slegato dalla dinamica a monte". Rispetto "alla crisi del 2019" questa situazione causata dallo shock termico è "limitata nel tempo" dato che il blocco o "va incontro a destabilizzazione" o la situazione rientra. 

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