Interrogatorio in carcere per Paolo Pietropaolo, l'uomo che ha dato fuoco alla sua compagna incinta, la 38enne Carla Ilenia Caiazzo, a Pozzuoli (Napoli). "Non avevo intenzione di uccidere Carla dopo averle dato fuoco - ha detto -, non l'ho nemmeno investita nonostante avessi potuto. Avevo intenzione di sfregiare il viso di Carla che è una ragazza molto bella". La donna si trova all'ospedale Cardarelli di Napoli e versa in gravissime condizioni.
Sulla figlia avuta con l'inseminazione artificiale, il 40enne durante l'interrogatorio ha affermato che "non avevo intenzione nemmeno di riconoscere la bambina non sentendola mia", aggiungendo di odiare "Carla, a volte si fa del male alla persona che non si vuole che tradisca".
In alcune lettere spunta la volontà di uccidere la figlia - Pietropaolo in alcune lettere aveva manifestato l'intenzione di volere uccidere la compagna e anche la figlia che la donna aveva in grembo. "In queste lettere manifestando la volontà di suicidarmi, manifestavo anche la volontà di uccidere Carla, in particolare dichiaravo di volerla strozzare", ha ribadito al pm di Cassino.
Il 40enne ha spiegato che avrebbe voluto uccidere anche la figlia così come emerge dalle lettere, nonostante "i miei familiari mi invitassero a superare questa crisi cercando di rifarmi una vita nuova". Nella conversazione, Pietropaolo ha riferito però di essersi pentito quasi subito di quello che aveva fatto, dopo avere compreso l'accaduto.
"La mia pena è il dolore che sta patendo Carla", ha poi concluso, "a parte questo non ho altro da aggiungere". Gli atti relativi alla vicenda giovedì saranno trasferiti dalla Procura di Cassino ai magistrati della Procura di Napoli titolari dell'inchiesta.
Il gip di Cassino ha convalidato il fermo - Il gip del Tribunale di Cassino (Frosinone) ha convalidato il provvedimento di fermo nei confronti di Paolo Pietropaolo. Al 40enneviene contestato il tentato omicidio pluriaggravato, tra l'altro, dalla premeditazione.