Gli Stati Uniti sono pronti ad agire militarmente in Libia se la situazione non dovesse migliorare. Lo ha affermato il presidente Barack Obama che, se sarà necessario, non esiterà a intraprendere azioni unilaterali per proteggere i cittadini americani presenti nel Paese.
"Se ci sarà necessità per gli Usa di prendere azioni unilaterali per proteggere il popolo americano, il presidente non esiterà a farlo", ha ribadito il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest nel suo briefing quotidiano con la stampa.
Finora gli Usa hanno escluso qualsiasi operazione di terra su larga scala in Libia, così come in Siria e in Iraq, ma Obama ha promesso nei giorni scorsi che gli Stati Uniti combatteranno "i cospiratori terroristi dell'Isis in ogni Paese dove sia necessario".
Il Nyt, inoltre, ha rivelato recentemente che l'apertura del fronte libico nella lotta all'Isis da parte di Washington potrebbe essere questione di poche settimane, con raid aerei, nonché con l'addestramento e il sostegno a gruppi alleati locali, come avviene oggi in Iraq e Siria.
Gli 007 libici: molti leader isis sul territorio - Diversi comandati dell'Isis di alto grado si sono trasferiti in Libia, in particolare a Sirte, negli ultimi mesi, per sfuggire ai raid condotti dalla coalizione internazionale in Siria e Iraq. Lo ha riferito alla Bbc il capo dell'intelligence di Misurata, Ismail Shukri. "Alcuni di loro, inclusi quelli che rivestono una grande importanza all'Isis, hanno raggiunto la Libia per trovare un rifugio sicuro", ha aggiunto.