Il boom di utilitarie di piccola cilindrata avvicina Italia e Giappone come mercati automobilistici, ma il modo di guidare di italiani e nipponici è completamente diverso. Qui domina il cambio manuale, lì sono i cambi automatici a essere incontrastati: il 90% delle Suzuki in circolazione nel Sol Levante ha trasmissioni automatiche, nel segmento A si arriva al 95%! Il cambio manuale è considerato un vezzo, per il quale si paga il prezzo di unʼapposita licenza di guida.
Suzuki vuole invertire la tendenza anche in Europa, e lancia un nugolo di trasmissioni automatiche sulle sue auto in gamma. Unʼoffensiva proposta anche in Italia su tutti i modelli della gamma: city car come Celerio, compatte come Swift e S-Cross, Suv come Jimny e Vitara. Nel 2015 nel nostro Paese Suzuki ha venduto soltanto 1.060 auto con cambio automatico su 18.681 totali. Ma non tutti i cambi automatici sono uguali: ci sono i robotizzati, a doppia frizione, a variazione continua, con convertitore di coppia. Una varietà infinita che evolve notevolmente dal primo modello Suzuki che, già nel 1988, adottava una trasmissione a quattro rapporti con convertitore di coppia. Era la prima generazione di Vitara.
Sulla Celerio, ad esempio, che vediamo in queste immagini, Suzuki ha scelto il cambio robotizzato AGS, che costa 700 euro e mantiene gli stessi consumi del cambio manuale: 4,3 litri di benzina per 100 km nel ciclo misto. È abbinato al motore tre cilindri 1.0 benzina e integra, in un unico sistema, l'attuatore e il selettore del cambio, riducendo così i tempi di cambiata. Il guidatore beneficia così di tutta la comodità di un cambio automatico, mantenendo lʼefficienza energetica e il feeling di un cambio tradizionale. La trasmissione AGS offre una doppia modalità di utilizzo: nella modalità Drive è automatica e la guida è semplice e confortevole; in quella Manual il guidatore ha facoltà di scegliere il regime di cambiata e il rapporto.