Il ddl Cirinnà sulle unioni civili ha superato il primo scoglio in Senato, che ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità, ma l'iter del provvedimento è tutt'altro che in discesa. A preoccupare il governo Renzi sono i senatori cattolici M5S che potrebbero non votare il disegno di legge. Da tempo, infatti, si è aperto un canale tra il Movimento e il Vaticano. In particolare a non convincere sarebbe la stepchild adoption.
In Senato numeri risicati - I numeri in Senato sono risicati. L'esecutivo può contare, almeno sulla carta, su 170 voti, e la maggioranza richiesta è fissata a 161. Anche pochi senatori 5 Stelle, dunque, potrebbero fare la differenza. In più, se si conta l'incognita del voto segreto, la preoccupazione che il ddl Cirinnà possa subire una battuta d'arresto è alta. Persino il premier Matteo Renzi, che era in viaggio in Africa, è stato informato al telefono delle prove di dialogo M5S e mondo cattolico.
Canale con il Vaticano aperto da tempo - Da tempo si è aperto un canale con il Vaticano. Come riporta La Stampa, Alessandro Di Battista e Nicola Morra furono ricevuti dal sostituto segretario di Stato Giovanni Angelo Becciu. Ufficialmente si parlò di "pace e contrasto agli interventi armati". Inoltre Roberta Lombardi è andata, con Marcello De Vito, in udienza da monsignor Fisichella. Lo spunto in questo caso era per il Giubileo.
Forte componente cattolica negli elettori M5S - Bisogna poi tener conto del fatto che l'elettorato del Movimento ha una forte componente cattolica. Secondo un sondaggio Demos, tra gli elettori del M5S il 24,3% è cattolico praticante e il 44% ha fiducia nella Chiesa. L'idea che i 5 Stelle possano votare sì alle adozioni, dunque, non piace a tutto l'elettorato grillino.
Ma la linea ufficiale (per ora) non cambia - Al momento la linea ufficiale dei 5 Stelle resta quella di votare il ddl sulle unioni civili così com'è. Ma qualche giorno fa il senatore M5S Sergio Puglia ad Avvenire constatava che "sul tema delle adozioni bisognerebbe riflettere molto meglio di quanto sia stato fatto. Con questa legge rischiamo di aprire una voragine nei fondamenti dell'umano". Perplessità come le sue sarebbero condivise da una decina di parlamentari.