Meno del 20% di chi ha in affitto un immobile del comune di Roma nel I municipio, quello del centro storico, è munito di un regolare contratto. E' quanto emerge dall'attività disposta dal commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca, sulla verifica puntuale del Patrimonio Immobiliare di Roma Capitale. "Solo il 18,5% delle unità abitative può essere definito allocato a inquilini muniti di contratto", spiega in una nota il Campidoglio.
"In questa categoria - prosegue la nota - vanno, tuttavia, compresi anche i contratti con canone irrisorio e i casi di morosità. Un'ampia 'zona grigia', pari al 49,6% della platea, si riferisce a contratti scaduti, utenti per i quali è in corso la verifica dei requisiti per la regolarizzazione della locazione, abusivi non ancora accertati, procedure di sfratti in corso. Le posizioni abusive accertate sono il 16,2%. Gli utenti in attesa di stipula di contratto, nei confronti dei quali è stata già accertata la sussistenza dei requisiti da parte dell'Amministrazione, ammontano al 15,7%".
Per quanto riguarda la metodologia adottata, il Campidoglio "precisa che è stata avviata un'attività di data matching tesa a integrare il censimento informatico del Sistema Patrimonio di Roma Capitale. In particolare, si sta procedendo a uno screening puntuale per la mappatura delle locazioni di Roma Capitale e di quelle ascrivibili alle Società partecipate. Tale azione di interfaccia tra banche dati verrà da subito implementata ulteriormente".
L'analisi dei dati, fa sapere ancora il Campidoglio, "consentirà ai Dipartimenti interessati e alla Segreteria Generale di avviare tempestivamente le procedure necessarie per l'aggiornamento dei canoni, per la verifica dei requisiti e degli abusi (compresi i casi di subaffitto), per attivare le eventuali operazioni di sfratto, in raccordo con l'Avvocatura capitolina, e per ulteriori azioni di accertamento delle responsabilità dirigenziali".