Le addebitava la fine del suo matrimonio e per questo rancore, covato in silenzio, non avrebbe esitato a ucciderla colpendola violentemente alla testa con un piede di porco. Paolo Di Profio, infermiere di 47 anni, è stato fermato per l'omicidio di Anna Giordanelli, medico 53enne, assassinata mercoledì a Cetraro, sulla costa tirrenica cosentina, mentre faceva jogging in una stradina davanti al mare.
L'uomo aveva confessato ma poi ha ritrattato - Dopo il ritrovamento del piede di porco con evidenti tracce di sangue e capelli, Di Profio, infermiere in servizio nella sala operatoria dell'ospedale di Cetraro, aveva continuato davanti ai carabinieri a respingere ogni accusa, ma poi, messo alle strette, aveva ammesso le sue responsabilità. Responsabilità che poi, però, non ha confermato davanti al pm della Procura della Repubblica di Paola, che ha comunque emesso un decreto di fermo nei suoi confronti dopo l'interrogatorio. L'accusa per lui è di omicidio volontario aggravato.
Per gli inquirenti il colpevole è lui - Non ci sarebbero dubbi, comunque, secondo l'accusa, sul movente dell'omicidio, legato, stando a quanto è emerso dalle indagini, alla recente fine del matrimonio tra Di Profio e la sorella minore della vittima. Una separazione, sfociata in un divorzio, non accettata dall'uomo che mercoledì, esasperato dalla situazione venutasi a creare, si sarebbe recato, secondo la ricostruzione degli investigatori, sulla strada che la donna frequentava abitualmente per fare jogging ed avrebbe avvicinato l'ex cognata.
Una violenta lite e poi l'omicidio - I due hanno iniziato a parlare, ma la conversazione è sfociata subito in una lite al culmine della quale Di Profio avrebbe afferrato un piede di porco ed avrebbe colpito la donna al cranio, provocandone la morte istantanea.
Il cadavere trovato da alcuni passanti - A trovare il cadavere della professionista, sposata con un dipendente del Comune di Cetraro e madre di tre figli, molto conosciuta in paese, sono stati alcuni passanti che hanno subito dato l'allarme. In un primo tempo, dopo il ritrovamento del cadavere posizionato tra l'asfalto e il marciapiedi, si era pensato ad un incidente provocato da un pirata della strada, tesi avvalorata dalla presenza di tracce di pneumatici sull'asfalto. In seguito, però, le ferite riscontrate dal medico legale hanno indirizzato gli investigatori verso l'ipotesi dell'omicidio.