L'aula del Senato ha respinto le due mozioni di sfiducia al governo presentate da Lega e Forza Italia e dal M5S dopo la vicenda banche. Prima del voto è intervenuto il premier, Matteo Renzi, che ha respinto le accuse di conflitto di interessi.
Parla Zanda (Pd), M5S insorge: "Di Maio non è leader" - Vivaci proteste dei senatori pentastellati quando il capogruppo del Pd, Luigi Zanda, durante le dichiarazioni di voto sulle mozioni di sfiducia, ha definito Luigi Di Maio "leader del Movimento 5 Stelle". Improvvisamente si è sollevato un boato dai banchi dei senatori M5S, tanto che Zanda ha aggiunto: "Non intendo dire nulla che disturbi l'onorabilità dell'onorevole Di Maio". A questo punto si sono udite con chiarezza i contenuti delle proteste: "Non è il nostro leader", hanno gridato, tra gli altri, i senatori Santangelo e Marton. Zanda ha quindi capito i motivi delle proteste e ha aggiunto: "Mi scuso per aver usato un termine sgradevole. Allora dirò: Di Maio, di 5 stelle...".
Napolitano con il governo, Mineo contro - Il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha votato no alle mozioni di sfiducia al governo. Lo stesso hanno fatto Denis Verdini e i senatori di Ala Lucio Barani e Domenico Auricchio. L'ex senatore del Pd Corradino Mineo, invece, ha votato sì.