Non "regge" l'alibi fornito da Stefano Binda, arrestato con l'accusa di aver ucciso Lidia Macchi nel Varesotto il 7 gennaio 1987. A confermare la versione dell'ex compagno di liceo è stato infatti soltanto uno dei quaranta testimoni sentiti nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano. Dagli atti emerge che il teste "ha ricordato senza particolare convincimento" che il 5 gennaio 1987 Binda si trovava nel Torinese per una gita in montagna.