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Beppe Grillo attacca la Rai "fascista": censura notizie scomode per governo

Per il cofondatore del Movimento 5 Stelle i telegiornali omettono i fatti che possono danneggiare l'immagine dell'esecutivo, che "ha nominato i suoi uomini ai vertici come in Polonia". Via all'hashtag #IoSpengoLaRai

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Beppe Grillo torna ad attaccare la Rai: "E' diventata una televisione fascista che censura su tutti i tg le notizie scomode per il governo, che ne ha nominato i vertici come in Polonia". Sul blog del leader del Movimento 5 Stelle si legge ancora: "Possono costringerci a pagarla infilandola in bolletta, ma non possono costringerci a guardarla". Infine, Grillo lancia un nuovo hashtag: #IoSpengoLaRai.

La prima censura sul sindaco di Brescello del Pd - La prima notizia "censurata" è quella relativa al sindaco di Brescello "sostenuto dal Pd ed elogiatore del boss della 'ndrangheta, Marcello Coffrini" che si "è dimesso dopo le pressioni partite da questo blog nelle ultime settimane, e poco prima che la Commissione Prefettizia decida se sciogliere il comune per mafia, l'ennesimo a guida piddina".

La secondo riguarda il sindaco Pd di Reggio Emilia - La seconda notizia è quella che riguarda il sindaco Pd di Reggio Emilia "fedelissimo del ministro Delrio" che "vive in una casa comprata dal crotonese Francesco Macrì, arrestato e rinviato a giudizio nell'operazione contro la 'ndrangheta 'Aemilia'", intestata alla moglie del sindaco, Maria Sergio, all'epoca "dirigente all'urbanistica, quando il sindaco era Graziano Delrio".

Queste notizie "sono state completamente censurate dal servizio pubblico pagato con i soldi di tutti i contribuenti che, volenti o nolenti, si troveranno il canone in bolletta".

Vaccari (Pd): "Grillo farnetica" -
"A Roma Grillo farnetica di un complotto sulla vicenda delle dimissioni del sindaco di Brescello, che tra l'altro sono stato tra i primi a chiedere, scagliandosi contro la Rai, definita per questo fascista. In Emilia Romagna i deputati pentastellati Michele Dell'Orco e Maria Edera Spadoni attaccano a vanvera, con un linguaggio simile a quello che usava Berlusconi, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, vaneggiando di infiltrazioni mafiose, mondo delle Coop e primarie del Pd truccate, quando la vicenda è stata dallo stesso primo cittadino ampiamente chiarita". Lo dice il senatore del Pd Stefano Vaccari, eletto in Emilia, componente della Commissione Antimafia. "Sanno solo sparare a zero contro il Pd, ma c'è da comprenderli: sono alla frutta", conclude.

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