CON 281 SI'

Corruzione, la Camera approva la legge sul whistleblowing

I voti favorevoli sono stati 281, 71 i no e 18 gli astenuti. Il testo, che tutela chi segnala illeciti nel pubblico e nel privato, ora passa al Senato

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L'Aula della Camera ha approvato con 281 sì, 71 no e 18 astenuti la nuova legge sul "whistleblowing" che rafforza, in chiave anticorruzione, la tutela di chi segnala illeciti. I deputati M5s, insieme a quelli Pd, hanno votato a favore del testo che ora passa al Senato. Il provvedimento prevede che chi denuncia la corruzione o illeciti compiuti dai colleghi, sia nel pubblico sia nel privato, avrà una tutela ad hoc, ma non avrà diritto a un premio.

Segnalazione in buona fede - Il testo prevede che il pubblico dipendente che, nell'interesse dell'integrità della Pubblica amministrazione, denuncia all'Anac o alla magistratura ordinaria condotte illecite di cui è venuto a conoscenza in base al proprio rapporto di lavoro, non può essere sanzionato, licenziato o sottoposto a una misura discriminazione riconducibile alla sua segnalazione. Eventuali misure di discriminazione contro il "whistleblower" saranno sanzionate dall'Anac con multe da 5 a 30mila euro.

Identità "coperta" per chi denuncia - Perché la segnalazione dell'illecito, poi, deve essere fatta in "buona fede: il pubblico dipendente che segnali un fatto illecito deve avere una "ragionevole convinzione fondata su elementi di fatto, che la condotta illecita segnalata si sia verificata". L'identità del "whistleblower" non potrà essere rivelata, e a tal scopo si potrà ricorrere anche a strumenti di crittografia.

Clausola anti-calunnie - Ogni tipo di tutela salta nel caso di condanna del "whistleblower" in sede penale per calunnia, diffamazione o altri reati commessi con la denuncia. Se si accerta l'infondatezza della segnalazione o la mancanza di buona fede scatta inoltre il procedimento disciplinare e l'eventuale licenziamento in tronco.

No di Forza Italia e Fdi, a favore Pd e M5S - A "bocciare" la legge è stata Forza Italia che, con Francesco Paolo Sisto, ha denunciato come il testo rappresenti una "incitazione alla delazione" che, secondo Edmondo Cirielli di Fdi, si "avvicina agli schemi della Germania nazista e della Russia comunista". Soddisfatto il M5S con Francesca Businarolo, secondo cui "questa normativa opera già in altri Paesi ed offre una tutela necessaria a chi segnala illeciti". Positivo anche il giudizio del Pd, che ha votato convintamente il testo.