E' SUCCESSO NEL 2011

Torino, contromano causò 4 morti: condannato per omicidio volontario

La Corte d'Assise d'Appello ribalta nuovamente il caso del cittadino albanese Ilir Beti. La Cassazione aveva annullato la precedente sentenza ipotizzando l'omicidio colposo

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Omicidio volontario, proprio come avevano deciso i giudici di secondo grado prima che la Cassazione annullasse il verdetto. La Corte d'Assise d'Appello di Torino ha nuovamente ribaltato il caso del cittadino albanese Ilir Beti che, nel 2011, provocò la morte di 4 giovani francesi guidando ubriaco e in contromano lungo l'autostrada A26. I giudici lo hanno condannato a 18 anni e 4 mesi di carcere.

L'incidente avvenne in provincia di Alessandria. La Cassazione reputò sbagliata la condanna per omicidio volontario e mercoledì mattina la procura generale aveva chiesto 14 anni e 8 mesi per omicidio colposo.

"Ringraziamo la giustizia italiana, anche se quattro anni per arrivare a una decisione sono una sofferenza che si aggiunge ad altra sofferenza", ha commentato la mamma di uno dei giovani francesi morti nell'incidente. "I fatti - hanno spiegato i familiari delle vittime - sono evidenti così come le responsabilità dell'imputato, che sono state accertate da un'inchiesta puntigliosa. Ma nei processi non ci si è ancora accordati sul reato: si discute se è doloso o colposo, e molto probabilmente ci sarà un nuovo passaggio in Cassazione. Per noi, che aspettiamo, è insopportabile".

I parenti delle giovani vittime hanno accolto la sentenza con lacrime e applausi. La decisione della Corte, anche alla luce della richiesta della procura generale, è stata invece definita "sorprendente" dalla difesa: "Sono sconcertato - ha detto l'avvocato Mario Boccassi - e voglio proprio capire, con le motivazioni, quale è stato il ragionamento seguito dai giudici torinesi per aggirare i paletti collocati dalla Suprema Corte".