Da un trattamento a base di cellule staminali utilizzato per contrastare il cancro arriva una nuova, concreta speranza per i malati di sclerosi multipla. Lo rivela uno studio del Royal Hallamshire Hospital di Sheffield, in Gran Bretagna. La terapia, attraverso un trapianto di midollo osseo, "resetta" il sistema immunitario. I miglioramenti registrati sarebbero "notevoli": gli scienziati hanno rivelato che alcuni malati gravi, ormai paralizzati, sono riusciti a camminare.
I medici inglesi hanno testato l'efficacia della cura anti-tumore su venti pazienti nel corso di tre anni.
Il trapianto - Il trattamento, noto come trapianto di cellule staminali ematopoietiche autologhe (Hsct), ha lo scopo di distruggere il sistema immunitario difettoso con la chemioterapia, per poi ricostruirlo con le cellule staminali del paziente raccolte nel sangue del paziente stesso. Il tutto però - e qui sta il vantaggio - avviene in una fase di sviluppo così precoce in cui non si sono ancora sviluppati i difetti che scatenano la sclerosi multipla.
La malattia - La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa che provoca lesioni al sistema nervoso centrale. Lo strato protettivo che circonda le fibre nervose del cervello e del midollo spinale, conosciuta come mielina, viene danneggiato dallo stesso sistema immunitario. Si calcola che nel mondo a soffrirne siano circa tre milioni di persone, 600mila delle quali in Europa. La maggior parte di pazienti riceve una diagnosi fra i 20 e i 30 anni.