Sfilate

Da Emporio Armani a Msgm, il terzo giorno di Milano Moda Uomo

Dal western in salsa sarda di Antonio Marras all’anarchia romantica di Gucci: ecco cosa abbiamo visto in passerella lunedì

© web| Emporio Armani AI 2016

Sui pantaloni tornano le pinces e gli abiti si vestono di broccati. Il principe di Galles si alterna con la fantasia animalier. I cowboy fanno ampio spazio alla donna che, anarchica o romantica, sfila accanto all'uomo e con lui, talvolta si confonde. Si è chiuso così il terzo giorno della Milano Moda Uomo dedicato alle collezioni del prossimo autunno inverno. Ecco le sfilate che ci sono piaciute di più e tutti i must have della prossima stagione fredda.

Una linea tecnologica e digitale sfila sulla passerella di Emporio Armani che apre la sfilata con una flotta di sciatori. Tra tagli a laser, termonastrature e termosaldature, la collezione del prossimo autunno inverno incorona il denim abbinato a tessuti classici effetto bottonato, bouclé e principe di Galles. Su giacche, lunghe o corte, sulle camicie e sulle maglie dal sapore futuristico riecheggiano dettagli cartarifrangenti e applicazioni in pelle. Sui pantaloni tornano le pinces. La palette cromatica spazia tra il blu profondo, il verde foresta e il grigio chiaro.

Si muove in un campo di riattivazione poetica - che distrugge e al tempo stesso libera ogni cosa - la collezione del prossimo inverno firmata Gucci. Alessandro Michele porta sulla passerella dallo sfondo rosso fuoco un'anarchia estetica mista a un neo romanticismo fatto di ricami, di lavorazioni all'uncinetto, di tappezzerie inglesi e di broccati francesi. La camicia è in seta e con la gorgiera, il pantalone è largo e il cardigan è d'antan. Sugli abiti sbocciano i fiori e sui cappellini in stile peruviano spuntano le orecchie. I cappotti sono in broccato, i mocassini sono a pantofola con il bordo di pelliccia e gli uomini si confondono con le donne.

Antonio Marras, poi, ci conduce in un Far West dei rodei che non è poi così lontano. Lo stilista sardo porta, infatti, in scena a Milano il western di San Salvatore di Sinis, un antico paesino disabitato della Sardegna. In passerella tengono banco i cowboy, quelli autentici e con facce sane di persone felici, che sfoggiano ampi gilet in pelo, pantaloni tartan, giacconi a quadri che sono un mix tra ruvidi tweed e jersey infeltriti, camicie intarsiate, grembiuli da lavoro in denim. Non manca il principe di Galles al fianco di stampe pitone, colori del deserto e fantasie floreali.

Dal rocambolesco western in salsa sarda si passa alla riscoperta della natura con Etro che ci porta nei boschi. La collezione maschile per il prossimo inverno - pensata per l'uomo che si avventura nella natura selvaggia e che proprio per questo premia la libertà dei movimenti - si compone di volumi morbidi, di pantaloni con cavallo basso e di giacche con grandi tasche. Il richiamo alla natura è un ritorno alle radici delle collezioni Etro, con cashmere pregiati, lane mohair, jacquard, lane setose proposti in motivi tartan, quadri o righe. Si intravedono motivi animalier.

Si cambia musica con MSGM, che per realizzare la collezione della prossima stagione fredda si ispira all'arte. Pensando al mondo della pittrice contemporanea di New York Elisabeth Peyton - che ritocca a pennello le immagini di amici, fidanzati e teste coronate d'Europa - il designer Massimo Giorgetti porta in passerella giovani malinconici che si rilassano ascoltando le note di musica elettronica dei Cassius. Ed ecco che in pedana sfila maglieria garzata e spalmata, con rotture fatte a mano. I cappotti dell'etichetta sono in lana effetto spugna colorata, in tweed tecnico sfrangiato e in lana check e si abbinano a maglieria in mohair rasato con fantasia a righe e motivi floreali che rievocano gli anni Quaranta.

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