Deve avere avuto un colpo al cuore il milionario Elon Musk, l'imprenditore fondatore di SpaceX, l'azienda aerospaziale statunitense che progetta anche viaggi tra le stelle, quando ha visto il suo gioiellino, un razzo Falcon 9, esplodere in fase di atterraggio sulla piattaforma galleggiante marina senza equipaggio nell'Oceano Pacifico, a causa della rottura di un supporto. Ha ripreso l'ingloriosa fine con il suo videodrone e ha postato il filmato su Instagram. Un colpo non solo emotivo, ma soprattutto economico.
E' lo stesso Musk a spiegare l'incidente, commentando il suo video: "Il Falcon atterra sulla base galleggiante, ma la pinza di blocco su uno dei quattro sostegni non scatta, causando il ribaltamento dopo l'atterraggio. Causa principale potrebbe essere stato l'accumulo di ghiaccio provocato dalla condensa generata da una fitta nebbia al momento del decollo".
Si trattava del terzo tentativo per SpaceX di fare atterrare un razzo su una piattaforma galleggiante nell'oceano: il Falcon 9 è riuscito a rientrare in atmosfera dopo aver portato in orbita il satellite Jason 3 che controlla, per Europa e Usa, il livello degli oceani, ma ha perso l'equilibrio e si è capovolto subito dopo l'atterraggio, esplodendo.
I pezzi si sono così disseminati su tutta la piattaforma, che si trova a circa 280 chilometri a sud di Vandenberg, nell'Oceano Pacifico. L'azienda californiana, come spiega lo stesso Musk, ha l'obiettivo di riutilizzare il Falcon 9 "per ridurre i costi del volo spaziale"