Nel 2015 giù del 10,4% le vendite di Pc
Nuovo anno nero per i computer, scendono anche le vendite di tablet e rallenta la crescita degli smartphone
Il 2015 si è confermato come l'ennesimo anno nero per il mercato dei personal computer. Forse anche il peggiore, visto che, per la prima volta si è registrata una contrazione a doppia cifra, un crollo che ha riportato le vendite ai livelli del 2007.
I dati del centro studi Idc, sull'anno appena trascorso, indicano infatti un calo delle vendite del 10,4% rispetto al 2014, con 276,2 milioni di unità vendute. Tra le cause principali vengono indicati il rallentamento dell'economia cinese, il dollaro forte (che ha portato ad un aumento dei prezzi in Europa) e la lunga durata dei dispositivi, un fattore che si fa sentire pesantemente anche sulle vendite di tablet. Anche questi ultimi, infatti, hanno subìto l'ennesimo calo delle vendite nel 2015.
In effetti, il 2015 è stato un anno particolare per i dispositivi - smartphone, tablet o pc che siano I primi hanno, infatti, registrato il primo rallentamento, registrando una crescita delle vendite inferiore al 10% (precisamente dell'9,8%). I tablet hanno invece confermato la caduta, riportando un -8,1% delle spedizioni. In forte espansione invece il mercato dei wearable device (i dispositivi indossabili, come gli smartwatch per esempio) che hanno registrato un +163%. Bisogna comunque considerare che si tratta di dispositivi entrati in commercio recentemente.
Ma torniamo ai Pc. Le quote di mercato, indicate da uno studio Gartner, vedono al primo posto il marchio Lenovo, con un market share del 20,3%, seguito da Hp e Dell, rispettivamente con quote del 18,8% e del 13,5%. Al quarto posto troviamo poi Asus, con il 7,9%; al quinto Apple, con il 7,5%; e al sesto Acer, con una quota del 7%. Stando ai dati relativi al quarto trimestre del 2015, il colosso di Cupertino è l'unico ad aver riportato una crescita delle spedizioni rispetto allo stesso periodo del 2014: +2,8%.
Osservando i vari dati (il crollo delle vendite dei pc e dei tablet e il rallentamento della crescita degli smartphone) sembra dunque che i dispositivi che hanno caratterizzato i consumi tecnologici degli ultimi anni abbiano perso un po' di appeal. Secondo una ricerca realizzata da Accenture – intitolata 2016 Accenture Digital Consumer Survey e condotta su un campione di 28mila individui – solo il 48% dei consumatori ha intenzione di comprare uno smartphone nei prossimi dodici mesi (in calo del 6% rispetto a dieci anni fa).
Tra le motivazioni il 47% indica la soddisfazione per il device attualmente in possesso, il 26% spiega invece di aver già acquistato recentemente uno smartphone, mentre il 14% ammette di non poter sostenere una nuova spesa. Per il 4% non sono invece stati presentati, per il momento, dispositivi così attraenti da poter giustificare un nuovo acquisto.
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