L'Isis colpisce il cuore di Giacarta. Sette persone, tra cui cinque militanti, sono state uccisi e altre venti sono rimaste ferite nella serie di attacchi e sparatorie nel distretto Jalan Thamrin, sede di ambasciate, di un ufficio dell'Onu, di hotel e ristoranti frequentati da stranieri. Tra i due civili morti, uno sarebbe un cittadino canadese, l'altro un indonesiano. La "mente" è un indonesiano arruolato con l'Isis in Siria.
"Mente" è jihadista indonesiano - Secondo il capo della polizia di Giacarta, Tito Karnavian, la "mente" degli attacchi sarebbe Bahrun Naim, un indonesiano che starebbe combattendo per l'Isis in Siria.
L'attacco è iniziato con una prima esplosione davanti a un caffè di Starbucks, vicino alla stazione di polizia. Ne è nato uno scontro a fuoco tra militanti e forze di sicurezza a cui è seguita un'altra esplosione. La sparatoria è continuata in un teatro situato nel centro commerciale Sarinah, dove diversi aggressori si sono barricati fino a che non sono stati uccisi dalla polizia ore più tardi.
Polizia: "Volevano imitare gli attentatori di Parigi"- "Hanno voluto imitare le azioni terroristiche di Parigi", ha fatto sapere la polizia. Gli attacchi seguono una minaccia dell'Isis del mese scorso, con l'annuncio di un'azione che avrebbe messo l'Indonesia "sotto la luce dei riflettori".
La rivendicazione di Isis - L'agenzia di stampa Aamaaq legata allo Stato Islamico ha rivendicato al Califfato gli attacchi. Per il capo della polizia locale dietro le azioni terroristiche ci sarebbe Bahrun Naim, un indonesiano che combatte con l'Isis in Siria.
Presidente Indonesia: "Non soccomberemo" - "Lo Stato e la gente non devono avere paura, non soccomberemo di fronte ad un attacco così atroce. Chiedo a tutta la popolazione di mantenere la calma, la situazione è sotto controllo", ha detto il presidente indonesiano Joko Widodoha. "Rivolgiamo un sincero cordoglio per le vittime di questo attacco. Noi tutti certamente condanniamo gli attacchi di oggi che hanno procurato terrore tra la popolazione", ha aggiunto Widodo.