La Corte Suprema indiana ha deciso l'estensione della permanenza in Italia del marò Massimiliano Latorre fino al 30 aprile. La licenza al militare italiano, scaduta mercoledì 13 gennaio, era stata concessa per permettergli di curarsi dopo l'ictus subito nel 2014.
La Corte suprema indiana ha inoltre chiesto di essere informata entro il 13 aprile degli sviluppi sul procedimento arbitrale internazionale attivato sul caso di Latorre e Girone, i due fucilieri di Marina italiani accusati dalle autorità indiane di avere ucciso due pescatori del Kerala.
Farnesina: Latorre in Italia fino a conclusione arbitrato - Il governo italiano, riferisce la Farnesina, ritiene che la Corte Suprema indiana non possa decidere sul rientro di Latorre in India e che il fuciliere di marina resterà in Italia fino alla chiusura dell'arbitrato internazionale sul caso. "Il governo ha preso atto della decisione odierna di aggiornarsi al 13 aprile per esprimersi sulla vicenda, in attesa di acquisire la posizione del governo di New Delhi", si precisa in un comunicato.
E conferma inoltre "di riconoscersi nell'Ordine del Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare del 24 agosto 2015, che aveva stabilito la sospensione da parte di India e Italia di tutti i procedimenti giudiziari interni. Sulla base di tale Ordine, il governo ritiene che sia preclusa ogni decisione da parte della Corte Suprema indiana relativamente al fuciliere Latorre e che pertanto egli possa restare in Italia per tutta la durata del procedimento arbitrale internazionale avviato dal Governo il 26 giugno 2015".
Il 18 la riunione del Tribunale arbitrale - Il Tribunale arbitrale internazionale, istituito presso la Corte permanente di arbitrato dell'Aja per il caso dei marò, terrà il 18 gennaio la sua prima riunione preliminare sulla vicenda che contrappone Italia e India.