Una bomba carta è esplosa davanti alla sede della società dilettantistica bresciana Gussago calcio. Sul muro dell'edificio colpito è stata trovata la scritta "Odio Bergamo". Nei giorni scorsi il club era finito nel mirino dei propri ultrà per la scelta del presidente di avviare un progetto di collaborazione con l'Atalanta, acerrima nemica del tifo organizzato bresciano. Nessuno è rimasto ferito nell'esplosione.
Il presidente del Gussago Roberto Perotta racconta così a Brescia Oggi come è nata la collaborazione con l'Atalanta: "Circa un mese fa ci contatta l'Atalanta. Dicono di essere interessati a un nostro ragazzino di nove anni. Ringraziandoli per non averci scavalcato chiamando direttamente la famiglia, come invece fanno molti altri, decidiamo di valutare una possibile collaborazione tecnica tra le nostre società".
Ma ciò che avrebbe portato alla rottura con gli ultrà sarebbe stata la partecipazione dei dirigenti e di alcuni atleti della squadra biancorossa alla partita di domenica Atalanta-Genoa. Tanto che il gruppo Terribili Gussago decide di sciogliersi in segno di protesta. "Ciò che mi fa più rabbia - dice Perotta - è l'accusa di esserci venduti. Con l'Atalanta non si è mai parlato di soldi. Non abbiamo preso un solo euro ma parlato di una collaborazione tecnica. E comunque le rivalità del tifo non possono mischiarsi con altre cose".