Come la Giamaica ha la propria nazionale di bob (fatto così strano da aver ispirato il film Cool Runnings - Quattro sottozero), anche la Somalia ha la propria squadra di uno degli sport invernali per eccellenza: il bandy, cugino dell'hockey su ghiaccio che si gioca su un terreno delle dimensioni di un campo da calcio con una pallina al posto del classico dischetto.
Nel 2014 la squadra somala è stata la prima rappresentativa africana a competere nel campionato mondiale di bandy. Ma ovviamente, dato il clima inadatto in patria, il team si allena a Borlänge, cittadina svedese a circa 200 km da Stoccolma. La nazionale somala, creata dallo svedese Patrik Andersson, è composta da migranti e rifugiati, arrivati in Scandinavia negli anni passati.
"Borlänge è una piccola cittadina - spiega il 'mister' - e in poco tempo ha accolto 3mila rifugiati somali". E per farli integrare con la comunità svedese, ad Andersson è venuta l'idea di usare lo sport: così ha formato la squadra, che dalla nascita se l'è cavata decisamente bene. E sebbene lo scorso anno non sia riuscita a vincere il campionato, ha ottenuto una grande notorietà sui media svedesi. Ora la sfida è quella di qualificarsi per i prossimi campionati mondiali di bandy, che si terranno in Russia a febbraio.