Serata davvero speciale a Brixton, il quartiere nel sud di Londra che ha dato i natali a David Bowie. Molti fan del cantante si sono raccolti davanti alla casa dove Bowie è nato per una veglia funebre: molti hanno deposto fiori, molti il proprio ricordo o la propria dedica e qualcuno persino dei dipinti. E poi hanno intonato "Starman", una delle sue canzoni più celebri.
Nella serata gelida i fan hanno cantato "Space Oddity", accompagnati da chitarre, molti con il volto dipinto con il lampo rosso che fu il segno distintivo di "Aladdin Sane", uno dei molti personaggi interpretati sul palco dalla star. Da un altoparlante su un edificio nei pressi, suonava a tutto volume la hit del 1983 di Bowie, "Let's Dance", mentre tutti i bar di Brixton hanno dedicato le loro playlist al Duca Bianco. "RIP David, uomo della stelle in paradiso, un vecchio amico" si legge su uno dei mazzi di fiori deposti davanti al murale, un ritratto di Aladdin Sane, il personaggio di Bowie del 1973.
Ma se quello di Brixton è stato un momento particolarmente intenso, non è stato certamente l'unico. In varie parti del mondo i fan hanno voluto omaggiare l'artista. In particolare in alcune città chiave della sua storia, come New York (dove viveva da anni e dove si è spento), Berlino (dove ha trascorso un periodo fondamentale di rinascita a metà anni 70) o Los Angeles, dove aveva invece conosciuto l'abisso degli eccessi e della cocaina nei primi anni 70.
A New York, i fan si sono trovati sotto casa di Bowie a Soho, a Los Angeles in molti hanno deposto fiori e candele sulla stella della leggenda del rock britannico sul Walk of Fame di Hollywood. "Solo libertà nella tua sessualità, nella tua identità, praticamente in tutto" spiega Danielle Houde, una fan in lacrime. "Mi ha aiutato a crescere fregandomene di tutto".
I berlinesi hanno lasciato foto e candele fuori dalla casa dove Bowie visse per tre anni negli anni Settanta, combattendo la tossicodipendenza nella Berlino della Guerra Fredda, uno dei periodi più creativi della sua carriera. Gli Hansa Studios, dove Bowie registrò i suoi tre dischi berlinesi, che comprendono la canzone simbolo "Heroes", ha annunciato una cerimonia di commemorazione venerdì, forse con una festa pubblica e musica dal vivo. "Penso che gli sarebbe piaciuto" ha detto alla Dpa l' organizzatori, Thilo Schmied.