Delitto di Ancona, Antonio Tagliata ha bevuto candeggina in carcere
Lo ha raccontato lo stesso 18enne, arrestato per l'omicidio dei genitori della fidanzata: "Una voce mi ha detto di farlo"
Antonio Tagliata, il 18enne rinchiuso nel carcere di Ascoli per aver ucciso i genitori della fidanzatina, Fabio Giacconi e Roberta Pierini, ha raccontato ai genitori di aver ingerito della candeggina, e di essere stato portato per accertamenti in ospedale e poi ricondotto in cella. "Una voce mi ha detto di farlo", ha riferito, secondo quanto rende noto il suo difensore. Da giorni, sostiene il legale, Tagliata sente "delle voci in testa".
Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha confermato che la scorsa settimana il 18enne ha ingerito una piccolissima dose di candeggina delicata, di quelle in dotazione ai detenuti per la pulizia delle celle.
Arrestato poche ore dopo il duplice omicidio, Tagliata è indagato insieme alla fidanzata sedicenne, rinchiusa in un istituto di pena minorile. I Giacconi si opponevano alla loro storia d'amore, e Antonio avrebbe sparato, così sostiene, al culmine di un tentativo di chiarimento fallito.
SU TGCOM24