Due scialpinisti piemontesi della Val d'Ossola sono morti dopo essere stati travolti da una valanga in Svizzera, nelle vicinanze del passo del Sempione, nel Canton Vallese. Nell'incidente è rimasto ferito anche un terzo sciatore, che poi è riuscito ad avvertire i soccorsi. Secondo quanto riferito dalla polizia svizzera, le persone travolte dalla slavina stavano effettuando un'escursione con pelli di foca.
Le vittime sono Davide Battro, 20 anni, e Manuel Tarovo, 25 anni. L'amico che si è salvato è Michele Grossi, 25 anni, di Villadossola. I corpi senza vita dei due giovani, estratti dalla neve dal Soccorso alpino svizzero, sono stati portati all'obitorio di Briga (Svizzera).
La disgrazia è avvenuta nella zona del Maehderhuette, un rifugio situato fra il passo del Sempione e il confine. Il luogo si trova un'ora e mezza dopo gli impianti di sci della stazione di Rothwald, sul versante svizzero del passo del Sempione. I primi a soccorrerli sono stati alcuni sciatori che hanno notato dei bastoncini affiorare dalla massa di neve. Poi sul posto sono arrivati tre elicotteri e le squadre del Soccorso Alpino svizzero con i cani da ricerca. I soccorritori hanno estratti i corpi dalla neve ma Battro e Tarovo sono deceduti durante il trasporto in elicottero all'ospedale di Visp (Vallese).
"E' una grande tragedia per un paese piccolo come il nostro", ha commentato Dario Ricchi, sindaco di Montescheno, paese di 440 abitanti. Il servizio meteo della valle aveva diramato un bollettino in cui si indicava un rischio valanghe pari a 4 su una scala di 5 punti.