A sei mesi dalla sua rocambolesca evasione via tunnel e moto sui binari, le autorità del Messico hanno ricatturato Joaquin "El Chapo" Guzman, re del narcotraffico in Messico. Lo ha annunciato il presidente messicano Enrique Pena Nieto. "Missione compiuta". Il narcotrafficante (una delle persone più ricche al mondo) era in un hotel nei pressi di Los Mochis. Si è detto colpevole di tremila omicidi
Guzman era riuscito a fuggire (per la seconda volta) dal carcere di massima sicurezza di Altiplano nel luglio 2015. La sua è stata una incredibile fuga attraverso condotti sotterranei e un tunnel di un chilometro e mezzo scavato da complici. Di lui si persero immediatamente le tracce anche se un mese dopo la fuga, la Dea (Drug Enforcement Administration) aveva reso noto a Washington che probabilmente "El Chapo" si trovava nelle montagne di Sinaloa, forse addirittura a Badiraquato, dove era nato.
Ed è proprio su quelle montagne che a ottobre la polizia lo aveva scovato e dove è riuscito nuovamente a sfuggire dopo un conflitto a fuoco. In quella occasione il capo del Cartello di Sinaloa era rimasto ferito al volto e a una gamba.
El Chapo, 58 anni, è stato classificato dalla rivista Forbes tra gli uomini più ricchi del mondo, ed è noto per la sua spietata violenza dichiarandosi colpevole di oltre 3mila omicidi. Per anni è stato alla guida del temibile cartello narco di Sinaloa.
Misión cumplida: lo tenemos. Quiero informar a los mexicanos que Joaquín Guzmán Loera ha sido detenido.
— Enrique Peña Nieto (@EPN) 8 Gennaio 2016