Niente wi-fi alle scuole elementari e medie di Borgofranco d'Ivrea, paese del Torinese non lontano da quella che fu un po' la Silicon Valley italiana, ossia la sede della Olivetti. "Abbiamo letto molte cose sul web, non siamo in grado di dire con certezza se le onde elettromagnetiche siano dannose oppure no. E' una scelta precauzionale". Così il sindaco Livio Tola, eletto in una lista civica, motiva la decisione. E divampano le polemiche.
Il primo cittadino non è certo il primo a nutrire dubbi sulle possibili conseguenze sulla nostra salute di wi-fi e simili. Ma dai banchi della minoranza piovono comunque molte critiche: "Se siete convinti della pericolosità siate coerenti: se bandite il wi-fi allora va pure fatto rispettare il regolamento che vieta l'uso dei telefonini", dichiara il capogruppo di minoranza Alex Tua.
"Non è un passo indietro" - Dal canto suo il sindaco, confermando la forma precauzionale della decisione, afferma come il divieto non comporti alcun passo indietro dal punto di vista tecnologico. "Non priviamo gli studenti della possibilità di connettersi. L'accesso a Internet sarà garantito nei laboratori e nelle aule".