LA CONDANNA DEL PALAZZO DI VETRO

Corea del Nord, Onu pronta a sanzioniUsa: nessuna bomba, solo provocazione

Il segretario generale Ban Ki-moon: "Il test è una violazione delle norme internazionali e mettono a rischio tutti". Il Consiglio di Sicurezza pensa a nuove sanzioni per Pyongyang

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Nuove sanzioni in vista per la Corea del Nord dopo l'annuncio del suo primo test di una bomba all'idrogeno che lascia ancora dubbi tra gli esperti ma raccoglie la condanna da parte di tutta la comunità internazionale, comprese Russia e Cina, due Paesi vicini a Pyongyang. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha chiesto alla Corea del Nord di "cessare qualsiasi ulteriore attività nucleare".Pyongyang: "Siamo uno Stato responsabile".

Ban: "Test è una minaccia globale" - Secondo il segretario generale dell'Onu, il nuovo test nucleare della Corea del Nord rappresenta "una grave violazione delle norme internazionali, è profondamente preoccupante, destabilizzante per la sicurezza della regione, e costituisce una seria minaccia per la comunità internazionale". "Questo test ancora una volta viola diverse risoluzioni del Consiglio di Sicurezza", ha aggiunto Ban, precisando che le Nazioni Unite stanno seguendo gli sviluppi della situazione.

Nord Corea: "No primi a usare il nucleare" - "La Corea del Nord è uno Stato responsabile, non saremo mai noi i primi ad utilizzare armi nucleari né a trasferire tecnologie". Lo afferma il governo di Pyongyang in un comunicato diffuso dalla missione della Corea nel Nord all'Onu. In una nota ufficiale si afferma che il test è stato condotto in modo "perfetto e sicuro" e "non ha avuto alcun impatto negativo sull'ambiente". Secondo Pyongyang, "la bomba a idrogeno della giustizia" rappresenta "un avanzamento" nello sviluppo della forza nucleare della Corea del Nord.

"Stati Uniti crudeli rapinatori" - Nel documento ufficiale di Pyongyan gli Stati Uniti vengono poi definiti come una "gang di crudeli rapinatori" che ha imposto l'isolamento politico, il blocco economico e la pressione militare sul Paese, con l'unica ragione di avere una differente ideologia e un differente sistema sociale.

Usa: solo una provocazione - Prudente ma risoluta la Casa Bianca nella sua prima reazione: "Le prime analisi non concordano con la rivendicazione del regime di aver testato con successo una bomba all'idrogeno", ha riferito in un briefing il portavoce, Josh Earnest, ammonendo però che ogni test nucleare è una "provocazione e una flagrante violazione" delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu. "Una provocazione inaccettabile e irresponsabile", aveva condannato poco prima il Pentagono dopo un colloquio tra il segretario alla difesa Usa Ash Carter e il suo collega sudcoreano Han Min-koo, che hanno concordato sull'opportunità di "conseguenze".

Anche la Cina è irritata - Obama è stato aggiornato sugli sviluppi della vicenda e, dopo un incontro nello studio ovale con il segretario di Stato John Kerry e il vice Joe Biden, intende parlarne a breve con i leader di Corea del Sud e Giappone, mentre la consigliera per la sicurezza nazionale Susan Rice ha già stabilito contatti con la Cina, rimasta fortemente irritata da un esperimento nucleare a 50 miglia dal suo confine da parte di un Paese alleato anche se sempre imprevedibile, sullo sfondo delle sue ambizioni da superpotenza nucleare.

Per il presidente Usa la mossa dello storico "Stato canaglia" rischia di essere un nuovo grattacapo di politica internazionale dopo il Medio Oriente in fiamme, con effetti sulla campagna elettorale. I candidati presidenziali repubblicani sono già andati all'attacco accusandolo di debolezza e rimproverandogli i fallimenti della sua politica estera per aver consentito alla Corea del Nord di realizzare il suo arsenale nucleare. Donald Trump, in testa ai sondaggi, ha già esortato a fare leva su Pechino evocando altrimenti ripercussioni commerciali.