individuati in sardegna

Sardegna, denunciati i pescatori che fecero esplodere gabbiano

Grazie al video shock pubblicato su Facebook, i carabinieri di Siniscola (Nuoro) sono riusciti a risalire ai colpevoli dell'uccisione del volatile: rischiano una pena fino a due anni

© da-video|

"A volte Facebook è un grande strumento", con queste parole il carabiniere Fabio Casula annuncia sui social network l'individuazione da parte dei suoi colleghi della Compagnia di Siniscola (Nuoro) dei pescatori-killer che avevano attaccato al collo di un gabbiano un petardo, facendo poi esplodere il volatile in volo. Gli autori del vile gesto, ripreso in un video che ha fatto il giro della Rete, sono stati denunciati. Rischiano fino a due anni di carcere.

In poche ore dalla diffusione del video shock, proprio ad opera del militare che ha poi annunciato l'individuazione dei colpevoli, i carabinieri coordinati dal capitano Andrea Senes sono riusciti a risalire agli autori del folle gesto.

Il video che riprendeva i due mentre si divertivano a compiere quell'atto di crudeltà su un indifeso gabbiano, che si era posato sul loro peschereccio tra Siniscola e La Caletta, a San Teodoro, in Gallura, aveva ricevuto in poco tempo decine di migliaia di visualizzazioni, scatenando commenti di rabbia del popolo del Web. Il lavoro dei carabinieri ha permesso poi di consegnare alla giustizia chi si era macchiato di un episodio così grave.

In base all'articolo 544-ter del Codice penale "chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione a un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell'animale".