Iran, nuovo sgarro a Riad: stop pellegrinaggi a La Mecca
L'Arabia Saudita deve garantire migliori condizioni di sicurezza rispetto al tragico incidente del settembre scorso, quando in una calca incontrollata morirono migliaia di pellegrini
Le autorità iraniane hanno deciso di sospendere il pellegrinaggio minore o "Umra" finché Riad non saprà garantire migliori condizioni di sicurezza rispetto al tragico incidente del settembre scorso a La Mecca, quando in una calca incontrollata morirono migliaia di pellegrini. Lo ha annunciato il portavoce del governo Mohammad Bagher Nobakht. Prosegue quindi il duro confronto tra Teheran e l'Arabia Saudita, dopo la morte dell'imam sciita Nimr al-Nimr.
Nella giornata di lunedì si erano già diffuse sui media notizie sul blocco, ma il capo dell'organizzazione per i pellegrinaggi, Saeed Ohadi, aveva precisato che la decisione avrebbe dovuto essere presa agli alti livelli del governo e della Guida suprema.
Nel suo discorso Nobakht ha tuttavia evitato di fare esplicito riferimento alla rottura delle relazioni diplomatiche tra Teheran e Riad. Riferimento che però è stato al centro dell'intervento del deputato Mohammad Ali Esfanani, portavoce della commissione per gli affari legali del Parlamento, secondo il quale avrebbe dovuto essere stato l'Iran per primo a tagliare i rapporti con Riad per la cattiva gestione dell'incidente alla Mecca e anche del recupero delle salme nelle settimane successive.
Riad e Teheran scrivono all'Onu: è battaglia diplomatica - Intanto Arabia Saudita e Iran hanno dato il via a una battaglia diplomatica presso la sede dell'Onu. Le missioni diplomatiche dei due Paesi al Palazzo di Vetro hanno inviato due lettere al Consiglio di Sicurezza e al segretario generale Ban Ki-moon in relazione agli incidenti avvenuti nell'ambasciata di Riad a Teheran e al consolato di Mashad.
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