"Un anno dopo, l'assassino è ancora in libertà". Mitraglietta sulle spalle, vestiti pieni di sangue, sguardo tra l'aggressivo e lo spaventato, dio (ma un dio generico, di tutte le religioni), dopo avere ucciso giornalisti e vignettisti di Charlie Hebdo ai primi di gennaio, non è stato ancora arrestato. E' la copertina disegnata da Riss del numero anniversario della strage di Charlie Hebdo in edicola il 6 gennaio, un anno dopo gli attacchi.
I musulmani francesi hanno condannato la copertina del numero speciale di Charlie Hebdo. Il presidente del Consiglio nazionale del culto musulmano, Anouar Kbibech, dice di essere "ferito" dall'immagine stampata: si vede infatti una rappresentazione di Dio con un kalashnikov in spalla e con l'abito insanguinato. E a "Le Parisien" dice: "Colpisce tutti i credenti delle diverse religioni".