fusioni e risparmi

Iva Zanicchi senza Ligonchio e il culatello senza Zibello: via 40 Comuni

Dal 1° gennaio istituite 23 nuove realtà civiche mediante la fusione amministrativa di 63 municipi sotto i 5.000 abitanti. Addio al paese della cantante; un ben arrivato, invece, alla Nuova Pescara

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Iva Zanicchi non sarà più conosciuta come l'aquila di Ligonchio né il culatello sarà più di Zibello. E Porretta Terme perderà il suo Soul Festival? Dal 1° gennaio 2016 cambia la geografia dei Comuni che da 8.046 diventeranno 8.006: spariscono quaranta municipi sotto i cinquemila abitanti, inglobati in fusioni che interessano tutta la Penisola, dal Trentino all'Abruzzo. Via ai campanilismi, grandi e piccoli: tutto merito o colpa della razionalizzazione amministrativa che passa sotto il nome di spending review e di quella legge 135 del 2012.

Così Ligonchio, in provincia di Reggio Emilia, e Zibello, in provincia di Parma, andranno a formare rispettivamente i nuovi Comuni di Ventasso (insieme a Busana, Collagna, Ramiseto per toccare quota 4.407 abitanti) e di Polesine Zibello (3.348 anime). Porretta Terme (Bologna) finirà con Granaglione nell'Alto Reno Terme con 6.967 unità. Con Spoltore e Montesilvano la città di Pescara supererà i 186mila residenti affermandosi come centro leader in Abruzzo e ribattezzandosi Nuova Pescara.

Sono in totale 63 i paesi italiani interessati da questa nuova fase di fusione, l'ultima delle sette previste nel 2015 e approvate da leggi regionali, che porta dal 1° gennaio 2016 alla formazione di 23 nuove entità amministrative. Diciassette nel solo Trentino-Alto Adige, mentre 4 nuovi Comuni sorgeranno in Romagna e due in Piemonte.

Tra le curiosità quella che si verifica nella provincia di Rimini: i municipi di Montescudo e Monte Colombo andranno a formare il Comune unico di Montescudo-Monte Colombo; lo stesso accade in provincia di Trento con Amblar e Don (478 abitanti in due) che diventano un solo Amblar-Don, allo stesso modo del nuovo Cembra-Lisignago. E la squadra del Napoli, senza cambiare la meta del suo ritiro estivo in Trentino, si ritroverà però da Dimaro a Dimaro Folgarida.

Anno nuovo e vita nuova, dunque, per oltre 50mila italiani e le loro tasche. Ad essi si aggiungono coloro che vivono nei centri di Abruzzo e Lombardia che, con referendum consultivo, hanno scelto di accorparsi. Nel medio Adriatico è il caso della Nuova Pescara, che alla città di D'Annunzio vedrà confluire le colline di Spoltore e la costa di Montesilvano, per un totale di 186.145 nuovi pescaresi. In provincia di Brescia arriva Bienno, attraverso la fusione per incorporazione di Bienno e di Prestine (per giungere a 3.958 abitanti) e, in provincia di Pavia, l'unione di Corteolona e Genzone partorirà la nuova realtà di Corteolona e Genzone, con i nomi, stavolta, legati non da un trattino ma da una congiunzione semplice. Nella speranza che semplici siano anche bilanci e burocrazia.