SOLUZIONE VICINA?

Marò, media India: "Si lavora a roadmap per uscire dalla crisi"

India e Italia cercano un'intesa. L'eventuale accordo "comporterà che ognuna delle parti accetti richieste chiave dell'altra"

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Secondo il quotidiano The Telegraph, India e Italia sarebbero segretamente al lavoro per definire una "roadmap" che permetta di mettere fine a quattro anni di tensioni diplomatiche legate alla vicenda dei due fucilieri della Marina. L'eventuale accordo sul caso marò "comporterà che ognuna delle parti accetti richieste chiave dell'altra". Se la trattativa avrà successo, l'India "non si opporrà" al ritorno in Italia di Salvatore Girone.

Citando "tre alti responsabili" indiani, il giornale premette che "il negoziato non dovrà in alcun modo interferire con gli aspetti legali del caso esaminato dalla Corte suprema indiana e dalla Corte permanente di arbitrato dell'Aja (Cpa), e che non si proporrà di raggiungere accordi extragiudiziari".

L'Italia, dice ancora The Telegraph, dovrà poi impegnarsi a ritirare le sue obiezioni all'adesione dell'India a quattro importanti organismi di controllo delle modalità di esportazione: Nuclear Suppliers Group (Nsg), Missile Technology Control Regime (Mtcr), Wassenaar Arrangement e Australia Group.

Una seconda condizione che New Delhi pone per il raggiungimento dell'intesa sarebbe, sempre secondo le fonti citate dal giornale, un allentamento delle pressioni esercitate da Roma sull'Unione europea (Ue) per non accelerare un accordo commerciale con l'India.

Infine l'Italia dovrebbe impegnarsi davanti alla Corte suprema a rimandare Latorre e Girone per un processo in India qualora la Cpa si esprimesse a favore di essa sul tema della giurisdizione.