Una casalinga di 55 anni è stata uccisa nella sua abitazione a Città di Castello (Perugia). In casa c'era solo il figlio minore, di circa vent'anni. Sul corpo, rinvenuto in cucina, c'erano diverse ferite. Secondo gli elementi raccolti finora dagli investigatori, la vittima è stata raggiunta da una decina di coltellate, tra addome e collo.
Il figlio, che era in camera sua, ha sentito urlare la madre. Secondo il suo racconto alle forze dell'ordine, dopo aver sentito le grida è sceso in cucina, dove ha "trovato mia madre in un lago di sangue". Ha quindi avvertito il padre e chiamato i soccorsi. Il giovane è successivamente stato portato in caserma, come si legge sul "Messaggero" online, per essere interrogato come persona informata sui fatti.
In base agli accertamenti condotti finora le ferite sono state inferte con un coltello da cucina trovato accanto alla vittima. I carabinieri non hanno trovato alcun segno di effrazione nella casa, che sorge in una zona molto isolata. Al momento della morte in casa non c'era l'altro figlio della coppia, 28 anni, che non vive con i genitori. Al vaglio degli inquirenti c'è l'ipotesi del delitto familiare, ma non si esclude neanche la possibilità di un suicidio, sebbene si tratti di un'eventualità molto remota.
Il fratello della vittima: "Una famiglia tranquilla" - "Quella di mia sorella era una famiglia normale - assicura il fratello della vittima, davanti all'abitazione con altri parenti -. Avevano trascorso insieme il Natale. E mia sorella aveva già programmato cosa fare per la fine dell'anno". E aggiunge: "Sono cose che pensi possano succedere solo agli altri... quando le vedi in tv".