Prendere organi da un prigioniero in vita per salvare un musulmano è "ammissibile". Lo riporta una "fatwa", cioè un editto religioso, scoperto dagli americani a maggio e di cui l'agenzia Reuters è entrata in possesso. Si tratta di un'indicazione che seppur non prova che l'Isis stia gestendo un vero e proprio traffico di organi umani, preoccupa per la possibilità che questa pratica possa diventare lecita per il gruppo islamico.
"La vita del dell'apostata e gli organi non devono essere rispettati e possono essere presi impunemente", si legge. La "fatwa", contenuta in un documento del gennaio scorso, è stata recuperata - si legge sul sito di Reuters - tra diversi dati e informazioni ottenute dalle forze speciali americane in un raid nella Siria orientale.
Anche se non è stato possibile confermare in modo indipendente l'autenticità del documento, spiega Reuters, la "fatwa", riportata come la numero "68", spiega che la "rimozione di organi di prigionieri non è proibita anche se comporta la morte". Rappresenta così un'interpretazione religiosa che supera il divieto riconosciuto da gran parte dei musulmani al traffico di organi.