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Le "vittime" delle banche scrivono a Papa Francesco: "Aiutaci"

Il Comitato Vittime Salva Banche, che manifesta davanti Bankitalia, ha inviato una lettera a Bergoglio: "Confidiamo in Lei, solo risarcimento può ridarci la dignità"

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"Confidiamo in Lei caro Papa Francesco, per aiutarci a far comprendere a governanti sordi e ciechi, a tecnocrati, cleptocrati europei di Troika e Bce, che non può essere il paradigma dell'arbitrato affidato a foglie di fico a restituirci la dignità, ma il risarcimento integrale dei nostri beni espropriati". Così la lettera inviata al Papa dal Comitato Vittime Salva Banche, Adusbef-Federconsumatori, che manifestano davanti a Bankitalia.

Le "vittime" delle banche scrivono a Papa Francesco: "Aiutaci"

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"Le chiediamo di aiutarci, anche per contrastare una informazione e una propaganda asservita al potere, che vorrebbe far passare per avidi speculatori noi risparmiatori truffati", si legge nella lettera nella quale il Comitato ricorda anche il "suicidio di Luigino", il pensionato che si è tolto la vita dopo aver perso i suoi risparmi nel fallimento di banca Etruria. I rappresentati del gruppo hanno chiesto udienza al Papa "per rappresentare le nostre sofferenze dopo che sono stati cancellati, con un colpo di penna, sacrifici di intere generazioni a 130.000 famiglie di Banca Marche, Popolare Etruria, CariChieti, CariFerrara".

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