Boschi, Renzi replica a Letta: "Due pesi e due misure? Accusa che non esiste"
Il premier al contrattacco: "Non accettiamo lezioni di trasparenza da nessuno. Altri partiti si sono fatti le banche, non noi"
Matteo Renzi difende il governo dall'accusa di Enrico Letta di aver usato due pesi e due misure nel caso di Maurizio Lupi e in quello di Maria Elena Boschi. "Lupi si è dimesso perché ha ritenuto di non poter continuare ed io lo apprezzo - ha detto il premier -. Qui il tema è se per la Boschi c'è il conflitto di interessi e per noi non c'è". Quanto alla mozione di sfiducia, ha aggiunto: "Noi volevano votare subito, ma andremo alla settimana prossima".
"Vogliono solo attaccare il governo" - Per il governo "è ora di passare al contrattacco", ha aggiunto Renzi in un'intervista a Rtl. "Loro vogliono solo attaccarci, è l'ennesimo tentativo di trasformare il dibattito parlamentare in uno show", ha sottolineato.
"Non accettiamo lezioni di trasparenza da nessuno" - "Non accettiamo lezioni di trasparenza da nessuno", ha ribadito il premier. "La commissione d'inchiesta - ha affermato - chiarirà le responsabilità degli ultimi 10 anni. Noi non c'eravamo mentre ci sono partiti che si sono fatte le banche, ci sono state realtà pazzesche. Noi abbiamo deciso meno poltrone, meno Cda, non guardiamo in faccia nessuna".
"Con il dl risolto problema del 99% dei risparmiatori" - Renzi poi ha difeso il dl "salva-banche": "Bisognerebbe fare un monumento a chi ha pensato al decreto". "C'è un problema grave e significativo su 4 istituti - ha aggiunto -, noi abbiamo risolto al 99 per cento e lo dico pensando al numero dei correntisti salvati. Ma il punto è che qualcuno è stato fregato, e chi ha truffato pagherà".
Figura di m... sulla Consulta? "Condivido il giudizio" - Il presidente del Consiglio ha anche parlato dell'impasse per l'elezione dei tre giudici della Consulta: "Credo che sia legata a dinamiche abbastanza strane, un blocco di veti e contro-veti. Credo che la questione sarà risolta nelle prossime ore". Al conduttore del programma che ha parlato di "figura di m...", il premier ha detto: "Condivido il giudizio".
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