CONTROLLI SISTEMATICI

Commissione Ue: modificare Schengen Migranti, ipotesi guardie a frontiere

Il piano al vaglio di Consiglio e Parlamento europei prevede, in caso di confini vulnerabili, l'intervento anche contro la volontà dei Paesi

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Nel quadro della lotta al terrorismo la Commissione europea propone una modifica al codice Schengen per rendere obbligatori i controlli sistematici sui cittadini Ue in entrata e in uscita alle frontiere esterne. Sull'emergenza migranti, poi, si valuta la creazione di un'Agenzia di guardacoste e guardie di confine da creare sulle ceneri di Frontex. Il piano prevede, in caso di confini vulnerabili, l'intervento anche contro la volontà dei Paesi.

La modifica di Schengen è stata chiesta dal Consiglio dei ministri dell'Interno in seguito alla minaccia dei foreign fighters di ritorno dalla Siria. Il piano che prevede il dispiegamento di forze Ue alle frontiere è al vaglio di Consiglio e Parlamento europei.

Ue stima 1,5 mln ingressi illegali in 11 mesi - La Commissione Ue stima che siano 1,5 milioni i migranti che hanno attraversato illegalmente le frontiere esterne dell'Ue tra gennaio e novembre di quest'anno. Da luglio a settembre sono 413.800 le persone che hanno chiesto protezione negli Stati Ue, il doppio del secondo trimestre 2015.

Bruxelles propone documento Ue per i rimpatri - La Commissione Ue, inoltre, propone l'istituzione di un documento di viaggio europeo per il rimpatrio dei migranti illegali. Il nuovo documento avrà un formato europeo uniforme con caratteristiche tecniche e di sicurezza accresciute, e sarà valido per un solo viaggio. Ogni anno in Europa viene emesso quasi mezzo milione di ordini di espulsione, ma solo il 40% di queste decisioni è stato eseguito nel 2014. Uno dei principali ostacoli alle riammissioni è la mancanza di documenti validi per i rimpatriati.

Svezia, si valuta stop ricollocamenti per un anno - Si valuta poi se esonerare la Svezia per un anno dall'obbligo di ricollocare da Italia e Grecia, a causa della situazione eccezionale a cui si trova a far fronte, per il forte incremento delle richieste di asilo. In Svezia il numero di domande è aumentato del 60% su base annua, e le domande si sono raddoppiate tra agosto e settembre 2015, con un ulteriore incremento a ottobre 2015.