IL SECONDO TURNO

La Francia torna alle urne per le elezioni Regionali, mobilitazione anti-Le Pen

Esplose le richieste di "procuration", la delega amministrativa con cui gli elettori lontani da casa e impossibilitati a recarsi fisicamente al seggio autorizzano i familiari a votare al loro posto. Affluenza in forte aumento

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Francia di nuovo al voto per i ballottaggi delle regionali. Un secondo turno all'insegna dello scontro tra il "fronte repubblicano" lanciato dalla maggioranza socialista, e il Front National di Marine Le Pen, galvanizzato dai risultati del primo turno. I francesi chiamati al voto sono 44,6 milioni. Seggi aperti fino alle 20. L'affluenza è in forte rialzo: alle 12 ha votato il 19,59% degli elettori, contro il 16,27% di una settimana fa.

Contro il Front National scatta la corsa alla "procuration" - Dopo un primo turno caratterizzato dall'astensionismo e dall'impennata del Front National nei commissariati di Francia sono esplose le richieste di "procuration", la delega amministrativa con cui gli elettori lontani da casa e impossibilitati a recarsi fisicamente al seggio autorizzano i familiari a votare al loro posto. Domenica non era al seggio un elettore su due ma in molti scommettono che dopo lo choc seguito al boom del Front National primo partito di Francia l'affluenza sarà più elevata.

L'impennata di richieste di deleghe - Certo è che negli ultimi giorni nei commissariati delle grandi città sono stati in tantissimi a mettersi in fila per chiedere la delega. A Parigi, le richieste sono schizzate del 25% rispetto a domenica scorsa, raddoppiate a Marsiglia. Impennata delle "procuration" anche a Strasburgo, Lille, Lione e in tante altre città transalpine.