Otto persone sono state arrestate dai carabinieri del Noe per tangenti per l'aggiudicazione di appalti all'interno di diverse basi dell'Aeronautica militare. Imprenditori, dipendenti civili e militari del 2° Reparto Lavori Genio dell'Aeronautica militare di Ciampino, attraverso un "consolidato sistema corruttivo" avrebbero "sistematicamente alterato le gare d'appalto, per un valore di quasi nove milioni di euro".
L'imprenditore Giovanni Sabetti capo di un sodalizio criminale - Le indagini coordinate dalla Procura di Velletri, hanno consentito di ricostruire "l'alterazione di almeno nove gare di appalto, tutte riguardanti opere di manutenzione ordinaria o straordinaria di edifici adibiti a vari usi ed ubicati presso diverse installazioni dell'Aeronautica militare". Le basi interessate sono quelle di Capodichino, Centocelle, Pratica di Mare, Vigna di Valle e Guidonia. Si tratta di appalti per un valore complessivo di quasi nove milioni di euro, assegnati a varie società collegate all'intermediario Giovanni Sabetti, uno degli arrestati, ubicate nelle province di Roma e Latina.
La banda degli appalti truccati - La Procura sottolinea come l'indagine, sviluppata dal settembre 2014 al novembre 2015, abbia permesso, "grazie a prolungate intercettazioni ambientali e telefoniche e all'installazione di dispositivi di registrazione audio-video negli uffici interessati, di delineare compiutamente l'operatività dell'associazione" per delinquere, "capeggiata da Giovanni Sabetti e a cui aderiscono il tenente colonnello dell'Aeronautica Militare Gianpiero Malzone, gli impiegati civili presso il 2/o Reparto Lavori Genio dell'Aeronautica Militare di Ciampino, Fabrizio Ciferri e Stefano Pasqualini, la compagna del Ciferri, Angelica Mariana Ruscior, e l'imprenditore Massimiliano Ciceroni".
Giovanni Sabetti era già conosciuto alle forze dell'ordine - L'intermediario Giovanni Sabetti era il promotore di un sodalizio, formato da dipendenti infedeli del Ministero della Difesa e da imprenditori che, con pervicace sistematicità, ha permesso l'assegnazione in modo illecito di appalti all'interno di strutture militari. Il nome di Sabetti era già comparso in altre inchieste su appalti truccati in Finmeccanica.
Dipendente corrotto si nascondeva nel bagagliaio dell'auto di un capitano - Un dipendente della Difesa sarebbe stato l'autore dell'alterazione delle gare d'appalto finite nel mirino del Noe: "decine di volte" sarebbe penetrato nell'ufficio dove le buste erano chiuse in cassaforte e ne avrebbe manipolato il contenuto. Per uscire dalla base di Ciampino senza dare nell'occhio avrebbe coinvolto un capitano che l'avrebbe nascosto nel bagagliaio dell'auto.
Perquisizioni eseguite in varie città - Il blitz dei militari del Noe del colonnello Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo che arrestò Totò Riina, è scattato all'alba, in collaborazione con il comando carabinieri per l'Aeronautica militare e i comandi provinciali dell'Arma di Roma e Latina. Numerose le perquisizioni eseguite in diverse città. L'operazione è stata coordinata dalla Procura di Velletri.
Indagine parte dall'inchiesta napoletana sulla Cpl Concordia - L'inchiesta della Procura di Velletri e dei carabinieri del Noe è partita da quella condotta dalla procura di Napoli (pm Woodcock, Carrano e Loreto) sulla Cpl Concordia, la cooperativa modenese al centro di un sistema corruttivo messo in piedi da alcuni suoi vertici. Proprio dai dialoghi tra alcuni dirigenti della Cpl Concordia, interessati nel 2014 alle opere di efficientamento energetico dell'aeroporto militare di Pratica di Mare, emerge infatti la figura dell'intermediario di Avezzano Giovanni Sabetti.