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Milano, a Palazzo Morando la "città d'acqua" mette in mostra i suoi segreti

Dai Navigli all'Idroscalo, fino al 14 febbraio 150 foto storiche raccontano l'importanza della rete idrica nelle trasformazioni del tessuto urbano meneghino

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Sapevate che la Darsena un tempo era l'ottavo porto d'Italia per traffico merci? E che l'Acquario Civico, inaugurato durante l'Esposizione internazionale di Milano del 1906, è stato uno dei pochi edifici costruiti per l'evento a salvarsi dalla demolizione? Questi e altri aneddoti si possono scoprire visitando la mostra "Milano, città d'acqua", che l'associazione Spirale d'Idee porta a Palazzo Morando dal 12 novembre 2015 al 14 febbraio 2016.

Centocinquanta immagini d'epoca, provenienti da archivi pubblici e privati, oltre a una quantità di materiale cartografico, testimoniano la ricchissima presenza d'acqua nel capoluogo meneghino fin dalla sua fondazione, come elemento cardine attorno al quale la città ha costruito la sua fisionomia e ha potuto prosperare.

Milano, a Palazzo Morando la "città d'acqua" mette in mostra i suoi segreti

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Sede della Canottieri in Darsena © Archivio fotografico Arnaldo Chierichetti
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Turta de spuss dalla torre di Filarete © Fondazione Aem
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Piscina Romano © Archivi Storici, Politecnico di Milano – ASBA
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Piscina Cozzi © Archivi Storici, Politecnico di Milano – ASBA
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Naumachia Arena Civica colorata © Civica raccolta stampe Bertarelli
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Laghetto di Santo Stefano © Civica raccolta stampe Bertarelli
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Incile della Martesana a Concesa © Archivio fotografico Arnaldo Chierichetti
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Il ponte del Trofeo Bertarelli © Civica raccolta stampe Bertarelli
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Il Naviglio entra a Pavia © Archivio fotografico Arnaldo Chierichetti
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Fontana di piazza Fontana © Archivio fotografico Arnaldo Chierichetti
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Draga Idroscalo © Archivio fotografico Arnaldo Chierichetti
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Conca di Porta Venezia © Archivio fotografico Arnaldo Chierichetti
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Balaustra di Palazzo Visconti © Archivio fotografico Arnaldo Chierichetti
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Ponte di via Montebello © Civico archivio fotografico

"Milano ha acque vive, naturali, mirabilmente adatte a essere bevute dall'uomo, limpide, salubri, a portata di mano. In ogni casa appena decorosa vi è quasi sempre una fonte di acqua viva", scriveva alla fine del XIII secolo il poeta lombardo Bonvesin della Riva. Quest'acqua oggi scorre spesso sommersa, in quei Navigli interrati che Manzoni, lamentandosi del deterioramento delle condizioni igieniche dell'epoca, definiva "fogne a cielo aperto" e che tanti milanesi ora vorrebbero tornare a veder riaffiorare.

Curata da Stefano Galli e promossa dal Comune di Milano, la mostra a Palazzzo Morando rende giustizia all'importanza della rete idrica della città ambrosiana, dopo che con l'Expo il tema della sua valorizzazione è tornato d'attualità. “L'acqua è tornata protagonista di Milano grazie alla riapertura della Darsena - dice l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. "Con questa mostra restituiamo l'immagine di un passato a noi vicino e che potrebbe essere spunto di nuove prospettive per la Milano del futuro".

Il percorso espositivo è corredato da sezioni dedicate a curiosità quali la presenza di "fonti miracolose" e il mistero dei battisteri e delle fontane ottagonali, la storia dell'Idroscalo, l'esperimento dell'uomo scafandro sul Naviglio grande nel Settecento. Conclude la mostra un excursus storico sugli impianti di depurazione delle acque reflue, dalle "marcite" di epoca cistercense (secc. VIII – X) ai moderni impianti di Nosedo e San Rocco. L'audioguida che accompagna il visitatore nell'itinerario è introdotta dalla voce di Linus.

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