NIENTE RIMORSI

Usa vietati agli islamici, Trump non fa marcia indietro: "Nessun pentimento"

"E' giusto impedire loro l'ingresso nel Paese", dichiara il magnate repubblicano che aspira alla Casa Bianca, che nel suo imminente viaggio a Gerusalemme intende visitare la Spianata delle Moschee

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Dopo il polverone sollevato dai suoi proclami, Donald Trump rivendica con forza le sue dichiarazioni sui musulmani e assicura di non essersi pentito di una sola parola. In un'intervista che sarà trasmessa su Abc News, il magnate repubblicano che aspira alla Casa Bianca, dice di non avere rimorsi per la sua proposta di vietare l'ingresso a tutti i musulmani negli Stati Uniti e insiste "Dobbiamo fare la cosa giusta".

Sostiene inoltre di avere "grande rispetto e amore" e "importanti rapporti" con i musulmani che, sottolinea, sono d'accordo con quanto ha detto. Il divieto, ribadisce poi, è solo temporaneo, durerà cioè fino a quando i leader "capiranno cosa sta succedendo".

Emerge nel frattempo che il candidato repubblicano, nella sua visita in programma a Gerusalemme il 28 dicembre, intende visitare la Spianata delle Moschee, come rivela una fonte a conoscenza del viaggio.

Forti gli attacchi che la stampa americana gli ha riservato. Il Washington Post lo ha definito "un moderno Mussolini d'America", sottolineando che la proposta di bloccare l'ingresso dei musulmani "ha molte evidenti connessioni con il fascismo".

Mentre il New York Daily News ha scelto di dedicargli una copertina-shock in cui il magnate decapita la statua della libertà. La vignetta riportata mostra Trump con una spada e la testa della statua in mano. Quindi un testo "Quando Trump venne per i messicani non ho parlato perché non sono messicano. Quando venne per i musulmani non ho parlato perché non sono musulmano. Poi venne per me": le parole sono ispirate alla poesia del pastore Martin Niemoeller.

Anche l'Onu contro Trump - Le affermazioni di Donald Trump sui musulmani danneggiano il piano di reinsediamento negli Stati Uniti dei profughi siriani e di altri Paesi che sono in fuga da guerre e persecuzioni. Lo afferma l'agenzia per i rifugiati dell'Onu (Unhcr).

E nel Regno Unito c'è chi vuole bandirlo - I proclami di Trump sui quartieri di Londra che sarebbero in mano agli islamici radicali hanno scatenato anche la stampa britannica, dove si rilanciano le proposte di alcuni deputati britannici ed esponenti delle comunità islamiche che chiedono di bandire il magnate dal Paese in applicazione della legge contro coloro che istigano all'estremismo.

Maggioranza elettori Usa di destra con Trump
- Quasi due terzi degli elettori che voteranno alle primarie repubblicane appoggia la proposta di Donald Trump di vietare l'ingresso in America ai musulmani. E' quanto emerge da un sondaggio di Bloomberg. A sostenere uno stop temporaneo dell'ingresso dei musulmani in Usa - secondo Bloomberg - è il 37% di tutti gli elettori americani. Mentre oltre un terzo di quelli repubblicani sostengono che l'uscita di Trump sull'Islam li ha probabilmente convinti a votare per lui alle primarie.

La carta vincente per Trump, secondo Usa Today, potrebbe essere quella di correre per la Casa Bianca da indipendente. I dati rivelano infatti che il 68% dei sostenitori del magnate del mattone preferirebbe che il candidato repubblicano tagliasse i rapporti con il Gop e si presentasse alle urne da solo. Il sondaggio è stato tuttavia effettuato prima delle affermazioni di Trump sui musulmani.