Sono 2,8 milioni i reati registrati nel 2014, su base quotidiana significa oltre 7.700 al giorno, circa 320 all'ora. I numeri pubblicati dal Sole 24 Ore si basano sui dati del Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell' Interno. E se da un lato consola il fatto che il fenomeno sia in calo rispetto al 2013, quando si erano sfiorati i 2,9 milioni, dall'altro preoccupa che in Italia la piaga dei furti continui ad aumentare.
Nel 2014 sono cresciuti lievemente (+1,2%), con punte però superiori in alcune tipologie: +8,12% i furti con destrezza (quasi 180mila denunce) e quasi +2% quelli in casa (256mila). E quando si parla di furti si intendono borseggi, scippi, effrazioni, taccheggi. Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio lo scenario si presenta diversificato. In sintesi sono tutte le "grandi" o le economicamente avanzate aree del Nord e del Centro a spiccare. In testa Rimini e Milano (oltre quota 5mila denunce), seguite da Bologna e Roma (più di 4mila casi) a fronte di una media nazionale di circa 2.600. Se si allarga la visione su scala regionale è l' Emilia Romagna ad aggiudicarsi il non ambito primato seguita da Lazio e Lombardia.
Quanto a concentrazione di reati, in generale, lo scenario comunque cambia poco. Così, a fronte di una media nazionale di circa 4.600 denunce ogni 100mila abitanti, a livello provinciale il record "negativo" spetta a Milano che supera gli 8mila casi (l' eterna rivale Roma si ferma a 6.400). Seguono il capoluogo lombardo ancora Rimini e Bologna. E per i delitti, stessa analisi; sono le aree economicamente più forte a concentrarne la maggiore quantità: il 30% delle denunce totali viene fatto nel Nord Ovest (con la Lombardia in testa); seguono il Centro, quindi Nord Est, Sud e Isole.
L' ago della criminalità predatoria si sposta verso Sud per i reati più "aggressivi": gli scippatori colpiscono soprattutto catanesi, napoletani e palermitani; le sparizioni d' auto sono quasi il triplo della media italiana a Catania e nelle due province pugliesi di Bat (Barletta-Andria-Trani) e Bari; infine, nelle rapine Napoli non ha rivali né come tasso (216 contro una media di 65) né come volumi (6.700 su 39mila, un sesto del totale nazionale).