CASO SICIGNANO

Ladro ucciso a Vaprio d'Adda, fermati tre amici albanesi

Sono accusati di furti in appartamenti nella stessa zona. Potrebbero essere i complici di Gjergi Gjonj, colpito a morte da Francesco Sicignano

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Tre albanesi amici di Gjergi Gjonj, il ladro 22enne ucciso il 20 ottobre con un colpo di pistola dal pensionato Francesco Sicignano a Vaprio d'Adda (Milano), sono stati fermati dai carabinieri di Monza. In corso gli accertamenti per chiarire se avessero partecipato al furto sfociato nella morte del 22enne anche se per ora non sono emersi elementi. Sono accusati di sei furti in appartamento commessi tra l'8 e il 16 novembre.

I carabinieri sono arrivati a loro attraverso intercettazioni telefoniche, in cui i tre albanesi parlavano frequentemente del connazionale ucciso da Francesco Sicignano.

I tre albanesi sono stati fermati in un bar a Canonica d'Adda (Bergamo), un paese confinante con Vaprio d'Adda, che si trova invece in provincia di Milano. I furti di cui sono accusati sono avvenuti a Trezzano sul Naviglio (Milano) e nella Bergamasca, a Mozzo, Boltiere, Curno, Fara d'Adda e Pontirolo.

Gjergi Gjonj avrebbe agito a Vaprio d'Adda insieme ad alcuni complici che, dopo la sparatoria, sono fuggiti. Non è chiaro, però, se si trattasse dei tre amici fermati dai carabinieri. Sicignano è indagato per omicidio volontario, ma presto l'accusa potrebbe essere derubricata in omicidio colposo con eccesso colposo in legittima difesa.