SI SPENDE DI PIU'

Censis: "Riprendono i consumi" ma 20% famiglie non arriva a fine mese

Buone notizie per l'economia: le famiglie per la prima volta dall'inizio della crisi hanno aumentato la propria capacità di spesa. Tuttavia stentano ad arrivare alla fine del mese due su dieci

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Per la prima volta dall'inizio della crisi la quota di famiglie che nell'ultimo anno ha aumentato la propria capacità di spesa risulta superiore a quella delle famiglie che l'ha ridotta (25% contro 21%). Lo mette in evidenza il Censis, secondo cui "si tratta di un dato che segna una forte discontinuità con il passato". Allo stesso tempo, però, sfiora il 20% del totale il numero dei nuclei familiari che non riesce ad arrivare a fine mese.

"Patrimonio famiglie quasi doppio debito pubblico" - Il patrimonio finanziario degli italiani ammonta a più di 4mila miliardi di euro, vale a dire circa il doppio del debito pubblico. L'aumento tra giugno del 2011 e giugno del 2015 è di 401,5 miliardi (+6,2%). Se da una parte si conferma la cautela con l'aumento della liquidità (+6,3% in 12 mesi) e di assicurazioni e fondi pensione (+9,4%), insieme al calo di azioni e partecipazioni, dall'altra crescono i fondi comuni, "segno di un allentamento della morsa dell'ansia".

Nuovi stili consumo, tra Internet e car sharing - Si compra su Internet e si condivide la macchina. Questi i nuovi stili di consumo individuati poi dal Censis, secondo cui sono 15 milioni gli italiani che fanno acquisti sul web (2,7 milioni nell'ultimo anno hanno comprato prodotti alimentari in rete e l'home banking è praticato dal 46% degli utenti del web). Per muoversi, invece, sono sempre di più coloro che optano per il car sharing: il 4% degli italiani (circa 2 milioni) e la percentuale sale all'8,4% tra i giovani.

Le città cambiano il look - Cambia poi il look delle città ai "piani terra", vale a dire nell'offerta commerciale dei negozi. Stando al rapporto, infatti, tra il 2009 e il 2015 sono crollati di oltre il 10% i ferramenta, le boutique, le librerie, le macellerie, mentre si è registrato un vero e proprio boom di take away (+37%), ma anche di ristoranti (15,5%), bar (+10%) e gelaterie-pasticcerie (+8%). Tre le ragioni: ridotto capitale necessario all'avvio di queste attività, pervasività del cibo nel nostro quotidiano, l'iniziativa di molti stranieri.

Giovani imprenditori vitali, Italia al top - L'Italia ha il più ampio numero di giovani lavoratori autonomi tra i principali Paesi europei: sono 941mila (nella classe 20-34 anni), seguiti da 849mila inglesi e 528mila tedeschi. Per il Censis il 15% degli under 30 ha intenzione di avviare una start-up nei prossimi anni. Rispetto al 2009, inoltre, sono circa 7mila in più i giovanissimi titolari d'impresa (+20%). Tra i segmenti più dinamici la ristorazione e la ricettività, con quasi 20mila imprenditori under 30.