Se qualcuno pensava che con il mezzo fallimento di "Artpop" la stella di Lady Gaga si fosse eclissata, dovrà ricredersi. Almeno non la pensano così quelli di Billboard, che l'hanno eletta donna dell'anno. Nel 2015 infatti è stata capace di reinventarsi, prima con l'album e il tour jazz con Tony Bennett e poi come attrice in "American Horror Story". "voglio mostrare a tutti cosa significa essere una donna a 30 anni" dice lei.
Anche le popstar crescono e maturano e Lady Gaga si è messa in quest'ottica da un po' di tempo. Qualcun altro di fronte al flop di "Artpop" (un album comunque andato al numero uno negli Stati Uniti e che ha venduto 2 milioni e mezzo di copie) avrebbe cercato di recuperare terreno su quel fronte. Lei invece ha colto la palla al balzo per togliersi di dosso le vesti di stella del pop tutta lustrini e provocazioni per dare una svolta alla propria carriera.
Ecco quindi un album di standard jazz interpretati insieme a un mostro sacro come Tony Bennett (andato al numero nella classifica Billboard) e un tour mondiale apprezzato tanto dalla critica che dal pubblico. E poi la prova da attrice, in "American Horror Story", una serie tv di culto che con lei nel cast, pur essendo alla quinta stagione, ha raccolto quest'anno gli ascolti più alti di sempre (12 milioni di spettatori per la prima puntata). Ed è normale vederla protagonista di eventi per lei impensabili fino a poco tempo fa, come il concerto in onore dei 100 anni di Frank Sinatra, a cui ha partecipato pochi giorni fa.
E ora alla soglia dei 30 anni Lady Gaga si sente una donna diversa. "Voglio mostrare alle donne e anche agli uomini che non devono per forza cercare di piacere ai 19enni o ai 21enni per avere una hit - ha detto nell'intervista rilasciata a "Billboard" -. Le donne che sono nell'ambiente musicale credono di aver bisogno di vendere qualunque cosa per essere della star, e questo è così triste... Io voglio esplodere ora che entro nei miei 30 anni".
La cantante ha anche rivelato di essere stata sul punto di abbandonare la scena. "Alla fine del 2014 il mio stylist mi ha chiesto se volevo ancora essere una popstar - spiega - e io gli ho risposto : 'Se solo potessi fermare il treno e scendere oggi lo farei. Non posso ma ho bisogno di scendere, perché altrimenti potrei morire'". A un certo punto per lei era diventato tutto insopportabile, l'immagine e tutto il contorno erano diventati terribilmente più importanti del lato artistico. "Non mi interessava vendere profumi e fragranze. Non mi piace buttare via il tempo passando giornate a stringere mani a sconosciuti e sorridere".