Cade l'ultimo dei tabù nelle forze armate americane. Il capo del Pentagono Ash Carter ha annunciato il via libera alle donne in prima linea, in missioni di combattimento al fronte. Lo storico cambiamento entrerà in vigore già all'inizio del prossimo anno e avviene dopo tre anni di dibattiti, da quando cioè nel gennaio del 2013 l'allora segretario della Difesa Leon Panetta aveva detto che "è giunta l'ora che le donne vadano in missione".
"Donne in prima linea e nelle operazioni speciali, anche i Delta Force e i Navy Seals", ha affermato Carter , che cita il successo delle precedenti svolte storiche, inclusa quella sui gay. Secondo le direttive del Pentagono, le forze armate dovranno presentare i loro piani entro il primo gennaio per far sì che la svolta sia applicata già dal prossimo primo aprile.
L'apertura alle donne in prima linea è arrivata nonostante la resistenza di alcuni corpi, come quello dei Marine. In particolare il generale Joseph Dunford, attuale Capo dello Stato Maggiore congiunto delle forze armate statunitensi, ed ex comandante dei Marine, aveva argomentato che le donne dovevano stare lontane dalla prima linea sottolineando che in certe situazioni le unità miste non sono allo stesso modo efficienti come quelle solo maschili.
Raccomandazioni ignorate da Carter il quale ha dato invece il via libera alle donne anche in corpi speciali come i Navy Seal o i Delta Force. Durante una visita in una base americana in Sicilia a ottobre, lo stesso ministro aveva detto che limitare la ricerca di personale qualificato solo alla metà della popolazione sarebbe da folli.