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Paolo Berlusconi: "Tirato in ballo senza motivi dalla Chaouqui"

L'editore de Il Giornale si difende dalle accuse della procura di Terni che lo ha indagato (come atto dovuto) con l'accusa di concussione per induzione

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"Mai la Signora Chaouqui ha neppur lontanamente parlato con me di asserite rogatorie relative a mio fratello Silvio su presunti conti presso la Banca Vaticana, conti ovviamente inesistenti". Lo afferma Paolo Berlusconi in una nota. "Ancora una volta il nostro nome è tirato in ballo senza alcun fondamento", sottolinea in merito alla vicenda Vatileaks 2.

"In relazione al mio presunto coinvolgimento nella vicenda della signora Francesca Chaouqui - spiega Paolo Berlusconi - voglio precisare" che "quando Il Giornale pubblicò le frasi apparse su un social network attribuite alla Signora Chaouqui, la stessa contattò direttamente il direttore Sallusti asserendo che si trattava di un falso. Per questo motivo Sallusti di sua iniziativa ritenne opportuno mettere in atto ulteriori accertamenti. Io parlai casualmente dell'argomento con il direttore solo posteriormente, a fatti accaduti, e mai interferii nella vicenda".

"Mai la Signora Chaouqui - prosegue Paolo Berlusconi - ha neppur lontanamente parlato con me di asserite rogatorie relative a mio fratello Silvio su presunti conti presso la banca Vaticana, conti ovviamente inesistenti. Ancora una volta il nostro nome è tirato in ballo senza alcun fondamento su vicende che non mi riguardano e pertanto - conclude - ho già dato incarico ai miei legali di verificare se sussistano le condizioni per perseguire gli autori di tale diffamazione".

Nel frattempo Paolo Berlusconi si ritova indagato (come atto dovuto, aggiungono i pm) con le accuse di concussione per induzione nell'inchiesta che coinvolge la pr Francesca Immacolata Chaouqui e il marito Corrado Lanino, scaturita dalla compravendita del castello di San Girolamo, a Narni. Si tratta di un atto dovuto alla luce dei documenti inviati nelle scorse settimane dai magistrati di Terni che hanno trasferito per competenza a piazzale Clodio l'incartamento.

Il nome di Paolo Berlusconi era comparso nell'inchiesta umbra per una serie di intercettazioni tra lui e la pr. Anche nei confronti della Chaouqui (ex componente della Commissione della Santa Sede per gli affari economici) i magistrati capitolini ipotizzano il reato di concussione per induzione, ma al momento vengono presi in considerazione anche altri profili penali come il millantato credito.

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