L'eredità del grande evento

Expo, così rinasce il padiglione Coca-Cola: diventerà un campo da basket coperto

L'edificio trasloca a Famagosta. L'assessore allo Sport: "Un lascito importante che inciderà sulla qualità della vita del quartiere"

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Il padiglione di Coca-Cola ad Expo 2015 si prepara alla sua seconda vita. Dopo aver accolto 400 mila visitatori nel sito di Rho, aver stappato 200 mila bottigliette in vetro e aperto 40 mila lattine personalizzate, a Famagosta, periferia sud di Milano, diventerà un campo da pallacanestro coperto.

Un'idea che l'azienda aveva in mente fin dall'inizio dell'esposizione universale, progettando per questo un edificio semplice ma sofisticato, dominato da legno e vetro e pensato per poter essere smantellato e poi ricostruito. Il tutto con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale (per cui il padiglione ha ricevuto due premi nell'ambito del programma del ministero dell'Ambiente "Towards a Sustainable Expo").

"Credo che non possa esserci un lascito di Expo migliore di questo - ha detto l'assessore milanese allo Sport e tempo libero Chiara Bisconti, presentando l'iniziativa -, un luogo che sarà vivo per dodici mesi all'anno e che inciderà profondamente sulla qualità della vita del quartiere".

"Così Coca-Cola vuole dimostrare il proprio impegno a favore dell'ambiente e insieme si fa promotrice di uno stile di vita attivo, parlando ai più giovani attraverso il linguaggio dello sport", spiega l'azienda. Il progetto, che sarà ultimato la prossima primavera, prevede anche la riqualificazione dei campi da basket già esistenti nell'area e renderà le strutture sportive fruibili anche ai portatori di handicap.