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Brasile, commenti razzisti sui social pubblicati su cartelloni davanti casa

E' una campagna di Criola, organizzazione per i diritti civili, per stimolare le persone ad alzare la voce. I post contro le diverse etnie sono affissi su spazi pubblicitari vicino all'abitazione dell'autore

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Ciò che pubblichi ti torna indietro. In Brasile Criola, organizzazione per i diritti civili, ha organizzato una campagna contro il razzismo online "Virtual racism, real consequences": raccoglie i commenti contro le diverse etnie pubblicati sui social, tramite la geolocalizzazione individua da dove sono stati inviati e infine li ripubblica su cartelloni pubblicitari nel quartiere in cui vive l'autore. Scopo? Stimolare le persone ad alzare la voce.

Brasile, commenti razzisti sui social pubblicati su cartelloni davanti casa

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La campagna è nata quando l'organizzazione ha deciso di raccogliere i commenti razzisti apparsi sui social network e relativi a un determinato avvenimento. Grazie a un accordo con i fornitori di spazi pubblicitari pubblici, dopo aver localizzato da dove erano stati pubblicati, Criola ha affisso la riproduzione dei post il più vicino possibile all'abitazione dell'autore.

L'identità di chi ha scritto il commento è stata nascosta dai pixel, perché l'obiettivo è incoraggiare gli altri ad alzare la voce sul problema del razzismo e, si spera, far riflettere l'autore del post. Jurema Werneck, fondatrice di Criola ha detto alla Bbc che "chi crede di potersene stare tranquillo nel conforto delle proprie case e fare ciò che vuole sulla rete" non verrà lasciato in pace: "Possono nascondersi ma li troveremo".

La campagna è iniziata dopo che la giornalista di colore Maria Julia Countinho, il 3 luglio, è stata insultata con commenti razzisti per una foto pubblicata sulla pagina Facebook del programma che conduce. E Criola sembra aver raggiunto il proprio obiettivo vista la discussione che si è innescata in tutto il Brasile e all'estero dopo l'affissione dei cartelli pubblicitari.

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