È il "grande vecchio" dell'arte italiana: al suo percorso professionale, che ha attraversato e oltrepassato il Novecento è dedicata la mostra Gillo Dorfles. Essere nel tempo, al Macro di Roma fino al 30 marzo 2016. Curata da Achille Bonito Oliva, la mostra è la prima antologica a rendere omaggio all'opera omnia di uno dei padri della cultura visiva nel nostro Paese, spaziando tra l'applicazione pratica e le teorie estetiche elaborate da Dorfles, insieme pittore e critico d'arte.
Fra le oltre cento opere esposte - alcune per la prima volta - dipinti, disegni e opere grafiche, ma anche una selezione di ceramiche e gioielli. Il risultato è un viaggio a ritroso nel tempo, dalle ultime opere fino alle prime sperimentazioni giovanili negli anni Trenta (Dorfles è nato a Trieste nel 1910), passando per l'esperienza fondamentale del Movimento arte concreta, a metà del secolo scorso.
Accanto alle opere, ampio spazio è dedicato alle testimonianze della vita del maestro triestino. La sezione Istantanee espone un ricco repertorio fotografico e il corpo inedito dei carteggi che testimoniano lo scambio culturale e l'amicizia fra Dorfles e altri grandi intellettuali e artisti contemporanei. In Previsioni del tempo sono invece raccolti contributi iconografici, filmati inediti e citazioni dalla produzione saggistica.
Nel catalogo Skira un saggio critico di Achille Bonito Oliva, scritti di Umberto Eco e Luigi Sansone, oltre a una vasta antologia critica dedicata alla produzione artistica di Dorfles e una sua recente conversazione inedita con la direttrice del Macro Federica Pirani e il designer Fulvio Caldarelli, che insieme a Maurizio Rossi è anche coordinatore scientifico della mostra.