Indagini incrociate

Torturò e uccise pensionati austriaci: forse il serial killer ha agito in 6 Paesi

Polacco, 29 anni, ha confessato anche l'omicidio di un anziano in Svezia. In Olanda, Germania, Repubblica Ceca e Regno Unito si potrebbero riaprire casi irrisolti

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Ha accoltellato un anziano svedese a Goteborg, poi torturato e ucciso una coppia di pensionati austriaci a Vienna ma la lista dei suoi delitti rischia di allungarsi ben di più. Secondo gli investigatori il polacco Dariusz Pawel Kotwica, 29 anni, potrebbe essere il primo serial killer ad aver agito addirittura in sei Paesi europei.

Grazie agli indizi lasciati sulla scena del suo ultimo crimine, la polizia tedesca l'ha arrestato il giugno scorso e estradato in Austria. Lì Kotwica ha confessato i particolari agghiaccianti dell'omicidio di Gerhard ed Erna Hintermeier, 75 e 74 anni, trovati cadaveri nella loro abitazione 23 aprile. I due anziani coniugi erano stati presi a bastonate e a coltellate; sul corpo nudo della donna, che portava i segni di una violenza sessuale, era stata anche trovata una bizzarra scritta in latino, "tantum ergo". Il killer ha raccontato di aver provato "gioia" nel torturarla, dando ascolto alle sue "voci interiori".

Di fronte alla polizia austriaca Kotwica ha anche ammesso di essere stato l'autore, appena un mese prima, anche di un altro assassinio - quello del 79enne svedese Bo Georg Ehrlander, accoltellato nella sua cucina - , oltre che di un tentato omicidio dopo una rapina a Salisburgo nel 2012, del ferimento di alcune persone in Olanda l'anno precedente e di un'altra rapina in Germania.

La confessione potrebbe ora spingere le forze dell'ordine di Olanda e Repubblica Ceca a riaprire alcuni cold case, vecchi delitti irrisolti le cui modalità di esecuzione sono affini a quelle praticate da Kotwica.

Mentre il polacco si trova in carcere in attesa del processo, i dati relativi al suo Dna e alle impronte digitali sono state infatti trasmesse alle autorità di diversi Paesi europei sulla base del trattato di Prüm, un accordo sullo scambio di informazioni su condannati e sospettati di diversi crimini. Al trattato vuole ora aderire anche il Regno Unito, la cui polizia - ha raccontato il quotidiano Daily Mail, che per primo ha riportato la storia - ha spiegato in un report che Kotwica ha vissuto parecchi anni in territorio britannico, ipotizzando che anche lì si sia reso colpevole di gravi crimini.